Gli ex Commissari straordinari di CariChieti, nominati dalla Banca d’Italia, Salvatore Immordino e Francesco Bochicchio, sono indagati dalla Procura di Chieti. Lo ha confermato il procuratore Francesco Testa, in audizione davanti alla Commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche, spiegando che “l’ipotesi di lavoro è l’eccessiva svalutazione dei crediti avvenuta poco prima della risoluzione del novembre 2015”.
Il reato ipotizzato è “bancarotta”, ma serve “il profilo di dolo e questo è tutto da accertare” ha aggiunto. L’audizione di Francesco Testa e Giuseppe Falasca, rispettivamente procuratore della Repubblica e sostituto procuratore presso il Tribunale di Chieti, è stata secretata (su richiesta degli auditi) dopo i primi tre minuti, quando il presidente Pier Ferdinando Casini ha chiesto ai magistrati di spiegare le fattispecie su cui si sono trovati a operare. Prima della secretazione dei lavori, Testa ha ricordato che le indagini preliminari sono state avviate il primo aprile 2016.
“Prosegue il lavoro della Commissione di Inchiesta sulle banche e le audizioni ci riservano continue sorprese e clamorose verità. Siamo passati dalla fase della ipotizzata carente vigilanza e dal mancato coordinamento di Banca d’Italia e di Consob, alla fase di contraddittoria vigilanza, e oggi addirittura al tempo in cui i Commissari nominati da Banca d’Italia sono messi sotto indagine dalla Procura per svalutazione dolosa dei crediti e quindi per bancarotta per dissipazione. Insomma si ipotizza che tali Commissari della Carichieti, anziché governare le difficoltà della Banca posta in Amministrazione Controllata, abbiano agevolato il suo dissesto”. Lo afferma Franco Vazio parlamentare del Pd e membro della Commissione d’inchiesta sulle banche.
“Ciò non esclude – aggiunge Vazio – le responsabilità di chi amministrava la Banca in precedenza. Però restano i fatti e cioè la svalutazione dei crediti e il dissesto della Banca. Sono fatti che lasciano di stucco. L’ho detto ieri e lo ribadisco con maggior forza oggi: siamo dalla parte dei risparmiatori e per tale ragione andremo fino in fondo”.