È una sedia vuota ad indossare la fascia tricolore, al posto del sindaco Giuseppe D’Angelo, esiliato di fatto da Casacanditella (Chieti) il 5 aprile scorso, quando è stato raggiunto dal provvedimento del tribunale del riesame dell’Aquila che gli impone il divieto di dimora nel proprio paese.
I residenti manifestano così la solidarietà al primo cittadino, coinvolto in un’inchiesta che lo vede indagato per corruzione in appalti pubblici. “È innocente”, non hanno dubbi gli amici di sempre Lino, Antonio, Filippo, Nicolino, Luis, “finalmente abbiamo un sindaco a disposizione della comunità 24 ore su 24 ma la magistratura ce lo vuole portare via”.
“Siamo subordinati tutti alle leggi – dice Rocco Micucci, promotore dell’iniziativa e sindaco di Rapino – ma non all’arbitrio e all’interpretazione. Il potere giudiziario non si può sostituire al potere del popolo. L’ultimo esilio della storia d’Italia ci riporta indietro al Re Umberto II”. Era il 1946: fu il popolo a decidere, con un referendum.
Tra i primi cittadini, in carica e non, intervenuti c’è Antonio Luciani, di Francavilla al Mare, che è stato anche legale difensore di D’Angelo: “A un sindaco viene tutti i giorni la voglia di dire: ma chi me lo fa fare? Arriveremo al punto che nessuno vorrà più candidarsi”; Mario Pupillo, sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti, aggiunge: “Stiamo combattendo una guerra perché oggi noi sindaci siamo i primi a rischiare di essere indagati”.
Adamo Carulli, sindaco di Roccamontepiano, prende la parola e ricorda un episodio simbolo di Tangentopoli, che portò all’arresto di Donato Ricci, docente all’istituto tecnico industriale di Lanciano: scarcerato dopo 4 giorni, l’uomo non resse all’onta e si tolse la vita; 10 anni dopo si celebrò il processo a suo carico e venne scagionato, era innocente. “Si risolverà in una bolla di sapone”, commenta infine Carulli.
“Sono commosso e ringrazio tutti” ha detto il sindaco esiliato, attraverso il sistema di amplificazione, dopo aver ascoltato al telefono le parole di sostegno e di solidarietà della manifestazione davanti al municipio di Casacanditella, mentre attende di essere raggiunto al confine con Vacri, lungo la Val di Foro. “La sera del 5 aprile ho fatto la valigia – racconta al Tgmax – e mi sono trasferito a Francavilla al mare. Al paese la casa è chiusa – aggiunge – ogni tanto qualcuno va a farmi il bucato e poi mi porta le camicie stirate”.
In queste settimane il comune è guidato dal vice sindaco Eleonora Firmani, 33 anni. “Mercoledì prossimo il consiglio modificherà il regolamento – conclude il sindaco D’Angelo dalla Val di Foro – così assise civica e riunioni di giunta comunale si potranno tenere itineranti, nei paesi limitrofi che vorranno ospitarci”.