Incontro con la Asl
E’ un presidio territoriale che funziona bene l’ex ospedale Consalvi di Casoli (Chieti): la presa in carico del paziente fragile, dall’Uccp, ovvero l’Unità complessa di cure primarie, consente di diminuire i ricoveri inappropriati fino al 20 per cento, “grazie – dice il direttore Fioravante Di Giovanni – alle attività riferite alla cronicità, un dato che può essere sensibilmente migliorato con una maggiore dotazione di infermieri”.
Se ne è parlato nell’incontro tra il manager Asl Chieti Thomas Schael, l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì e i sindaci dell’Aventino. Un incontro convocato dal sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, quale componente del comitato ristretto della Asl provinciale.
Tra le nuove richieste avanzate dai sindaci, anche il servizio di elisoccorso notturno, che fino ad oggi non è attivo in nessuna Asl abruzzese. Ma a breve, assicura l’assessore Verì, ci saranno novità.
L’impegno dell’assessore Verì
Alla riunione, assai partecipata, ha preso parte anche il direttore sanitario della Asl Angelo Muraglia e l’assessore regionale all’Urbanistica Nicola Campitelli.
«Condivido le richieste degli amministratori – ha sottolineato Verì – peraltro già incluse nei documenti di programmazione regionale, perciò abbiamo il comune obiettivo di dare al territorio più assistenza e più qualità. Quello di Casoli è un modello che funziona e che apprezzo molto ed è il contesto giusto per trovare nuove soluzioni organizzative, a partire dagli insegnamenti che possiamo trarre dall’emergenza Covid-19: vanno portate a sistema le pratiche che si sono rivelate efficaci e che possono rendere più agevole la vita dei cittadini che risiedono nelle aree interne. A tal proposito tengo a evidenziare che in Regione stiamo lavorando alla stesura di un piano di potenziamento delle rete Covid-19 riferita al territorio, ben consapevoli del ruolo fondamentale di tale asset nei servizi per la salute».
Condivisa anche la necessità di revisione della rete dell’emergenza-urgenza, sollevata dai sindaci insieme alla richiesta di elisoccorso notturno, aspetto quest’ultimo sul quale l’assessore ha annunciato novità già per la fine di questa settimana.
Sul “modello Casoli”, definito da Muraglia “Pta a 5 stelle”, si è espresso anche il direttore generale della Asl: «Questo è un presidio che lavora da anni con intelligenza su un modello territoriale forte – ha messo in evidenza Schael – che non batte i pugni per essere un ospedale, ma ha imboccato in anticipo su tutti la strada del futuro. La presa in carico della fragilità e dei cronici, la teleassistenza, l’integrazione con l’ospedale e la stretta sinergia con il territorio ne fanno il luogo ideale per nuovi investimenti e per sperimentare strumenti e modelli innovativi».
A riguardo Di Giovanni ha ricordato come siano stati ridotti del 20% i ricoveri proprio grazie alle attività riferite alla cronicità, un dato che può essere sensibilmente migliorato con una maggiore dotazione di infermieri.
Pta Casoli, progetto pilota
I sindaci del Sangro-Aventino presenti, apprezzando moltissimo il ruolo svolto dal Pta nel territorio, ne hanno chiesto il riconoscimento di progetto pilota regionale e il potenziamento attraverso l’attivazione di una Casa della salute di alta complessità, hub di cure primarie.