Indaga la polizia
Sarebbe morto per cause naturali, verosimilmente di infarto, l’uomo trovato questa mattina senza vita alla stazione ferroviaria Sangritana di via Bergamo, a Lanciano (Chieti).
Era seduto sulla panchina, in sala d’attesa, accasciato su un fianco e con la testa poggiata sullo zainetto. Il viso era nascosto da un braccio. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata una passeggera, entrata alle 7.30 questa mattina per acquistare il biglietto del treno.
L’uomo era stato visto altre volte, pare facesse il pendolare tra Lanciano e Pescara. Sulla sua identità indaga il commissariato di polizia di Lanciano, sul posto con il vice dirigente, commissario Mario Di Giuseppe.
Nella tasca dei jeans aveva la tessera di un’associazione caritatevole di Milano, intestata ad un cinquantenne marocchino. La scientifica sta eseguendo il rilevamento delle impronte per risalire all’identità dello sconosciuto, che non aveva addosso nessun documento. Della questione sono state interessate anche le Autorità del Marocco.
Per competenza è giunta sul posto la Polfer da Vasto, assieme al 118 da Lanciano.
Indagini sulla presenza dell’uomo a Lanciano
Dopo gli accertamenti, il cadavere è stato trasferito in obitorio, a disposizione del Pm di Lanciano Francesco Carusi. I locali sono stati sanificati.
Per ricostruire le ultime ore di vita dello straniero, saranno utili le immagini della videosorveglianza acquisite dagli agenti: secondo il medico legale l’extra comunitario potrebbe essere morto al massimo dieci ore prima del ritrovamento del cadavere.
Presumibilmente, lo straniero si sarebbe introdotto nei locali chiusi della biglietteria già la sera prima.
Si indaga per conoscere i motivi della sua presenza in città.