La notizia
Fratelli d’Italia è il primo partito in Abruzzo (e in altre 9 regioni). Secondo è il M5s, terzo il Partito democratico. Forza Italia risale al 12 per cento, più della media nazionale, mentre la Lega crolla all’8. Il terzo polo di Renzi e Calenda si ferma al 6 per cento.
Deputati e senatori eletti
Gli abruzzesi hanno eletto i 13 parlamentari rimasti, dopo la riduzione dei seggi a Camera (400) e Senato (200), con Fratelli d’Italia che fa il pieno.
Nel collegio uninominale di Chieti (in quota maggioritario) esce vincitore dalle urne il senatore della Lega prof. Alberto Bagnai, toscano, capo dipartimento Economia del partito; sono stati eletti anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e catalizzatrice di voti (104.con oltre il 51 per cento) nel collegio L’Aquila e Guerino Testa, pescarese, capogruppo FdI in consiglio regionale, nel collegio Pescara.
Stesso partito di Guido Quintino Liris, aquilano, vice presidente della Regione eletto al Senato nell’uninominale. Alla camera alta entra anche il segretario regionale di FdI, Etel Sigismondi, di Vasto, eletto nel plurinominale.
Gli altri due seggi di Fratelli d’Italia, in quota proporzionale, sono assegnati ai due “paracadutati” neo deputati: Fabio Roscani, romano, presidente nazionale dei giovani di FdI, e Rachele Silvestri, deputata uscente delle Marche. Primo dei non eletti è Antonio Tavani, coordinatore provinciale Chieti FdI e sindaco di Fara San Martino.
Il Pd elegge alla Camera il senatore uscente Luciano D’Alfonso, già presidente della Regione Abruzzo, e al Senato il segretario regionale Michele Fina, di Avezzano. Alla Camera, sarà decretata eletta con il calcolo dei resti nel tardo pomeriggio, Stefania Di Padova, assessore al Bilancio del Comune di Teramo.
Due seggi per il M5s, che conferma la senatrice uscente Gabriella Di Girolamo, di Sulmona, e la deputata uscente Daniela Torto di Chieti.
Forza Italia elegge alla Camera il coordinatore regionale Nazario Pagano, senatore uscente. Non ce la fa Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale abruzzese, nello scontro diretto con la Di Girolamo (M5s).
Calcolo dei resti, l’ultimo seggio al PD
Il tredicesimo parlamentare eletto in Abruzzo è stato individuato dal calcolo dei resti a livello nazionale, come prevede la legge elettorale “Rosatellum”, ed ha premiato il Partito Democratico.
L’ultimo seggio (il nono) disponibile alla Camera per l’Abruzzo era in ballo tra la Lega, per il coordinatore del partito Luigi D’Eramo, deputato uscente, il Pd (Stefania Di Padova, assessore al Bilancio al Comune di Teramo) e Azione (Giulio Sottanelli, coordinatore regionale). Alla fine, il ministero dell’Interno ha decretato l’elezione di Stefania Di Padova.
I nove deputati eletti
Nell’uninominale, i deputati eletti in Abruzzo sono per la coalizione del Centrodestra: Giorgia Meloni e Guerino Testa (Fratelli d’Italia), Alberto Bagnai (Lega).
Nel plurinominale, per il Centrodestra sono stati eletti Fabio Roscani e Rachele Silvestri (Fratelli d’Italia); Nazario Pagano (Forza Italia), mentre per il Centrosinistra sono stati eletti Luciano D’Alfonso e Stefania Di Padova (Partito Democratico) e per il Movimento 5 Stelle è stata eletta Daniela Torto.
I quattro senatori eletti
Nell’uninominale è stato eletto il candidato del Centrodestra Guido Quintino Liris (Fratelli d’Italia).
Nel plurinominale sono stati eletti: per il Centrodestra Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia), per il Centrosinistra Michele Fina (Partito Democratico) e per il Movimento 5 Stelle Gabriella Di Girolamo.
Aggiornamento del 28 settembre
Il ricalcolo dei voti dei resti toglie il terzo seggio assegnato dapprima al Partito Democratico, con l’assessore al Bilancio del Comune di Teramo Stefania Di Padova, ed attribuisce il seggio a Giulio Sottanelli, coordinatore regionale di Azione.
Il riconteggio è stato richiesto dallo stesso Sottanelli.
La legge elettorale Rosatellum
La disciplina elettorale in vigore (dal 2017) prevede un sistema misto maggioritario e proporzionale, per entrambe le camere del Parlamento.
Nel dettaglio: i 3/8 dei voti sono attribuiti con sistema maggioritario uninominale mentre i restanti vengono assegnati con sistema proporzionale.
Fa eccezione la regione a statuto speciale Valle d’Aosta, dove è prevista l’elezione di due parlamentari, un deputato e un senatore, con sistema uninominale.
Alla Camera dei deputati la ripartizione dei seggi avviene dapprima su base nazionale e, dopo, nelle 28 circoscrizioni regionali o infra-regionali previste.
Al Senato, invece, la ripartizione avviene su base regionale e le circoscrizioni sono, di conseguenza, 20, tante quante le regioni italiane.
Dal sistema denominato Rosatellum, per via del relatore della legge Ettore Rosato (all’epoca deputato PD, oggi di Italia Viva), sono esclusi i quattro senatori e gli otto deputati eletti nella circoscrizione Estero, con una specifica disciplina proporzionale.