Autopsia per chiarire le cause della morte di Andrea Prospero, 19 anni, studente universitario a Perugia.
Nell’appartamento trovati farmaci e alcuni cellulari.
Sarà l’autopsia disposta dalla Procura di Perugia e affidata a Sergio Scalise Pantuso, a chiarire le cause della morte del giovane studente universitario d’informatica, di Lanciano, il cui cadavere è stato trovato in un piccolo appartamento preso in affitto nel centro storico del capoluogo umbro.
L’esame autoptico sarà eseguito domani.
Suicidio o malore?
Il corpo del diciannovenne è stato trovato in una posizione anomala, riferisce ai cronisti sul posto il procuratore Raffaele Cantone, che coordina l’inchiesta.
I primi accertamenti eseguiti hanno comunque escluso un omicidio.
Nessun segno di effrazione all’alloggio, aperto dai vigili del fuoco, alle 16.30.
Nella stanza in cui il ragazzo giaceva senza vita, sul letto, non sarebbero stati trovati biglietti né messaggi di addio. Tutto era in ordine.
Il mancato pagamento
È stato trovato morto a circa 150 metri di distanza, nel piccolo appartamento preso in affitto da una ventina di giorni, in via Del Prospetto, attraverso un’agenzia di affitti brevi di Milano, e per il quale aveva già chiesto di prolungare la locazione.
Al mancato pagamento e la irreperibilità dell’affittuario, dopo una breve ricerca in rete la società ha realizzato che si trattava del ragazzo scomparso.
È stata la stessa agenzia ad avvisare le forze dell’ordine.
Il mistero del monolocale in affitto
Sono almeno due gli aspetti da chiarire in questa triste vicenda, oltre le cause della morte del ragazzo lancianese.
Perché Andrea aveva preso in affitto il monolocale, a pochi passi dallo studentato in cui alloggiava da ottobre?
A cosa servivano i telefonini cellulari trovati nella stanza in affitto? Erano tutti di Andrea?
Il locale in cui il ragazzo è stato trovato privo di vita era abitato, vissuto. In bagno gli agenti della Squadra Mobile, che conduce le indagini, hanno trovato uno spazzolino da denti e il rasoio da barba, riporta la TgR Umbria, sul pavimento una corda.
Le indagini sulla morte
“Con il coordinamento della Procura presso il Tribunale di Perugia, sono tuttora in corso gli accertamenti da parte degli agenti della Squadra Mobile con il supporto della polizia scientifica, per verificare le circostanze e le cause che hanno portato alla morte del giovane studente universitario”,
spiega in una nota la Questura di Perugia.
Nella camera sono stati repertati diversi farmaci e alcuni telefoni cellulari, ora al vaglio degli inquirenti.
Nessun segno di effrazione è stato individuato sulla porta d’ingresso.
Accompagnati da don Alessio Primante, i genitori Michele e Teresa questa mattina sono partiti per Perugia.
Ad attenderli c’è la sorella gemella di Andrea, Anna, studentessa universitaria di Design. Venerdì pomeriggio fu lei a recarsi in Questura per denunciare la scomparsa del fratello.