Il sistema automotive abruzzese è stato al centro della prima giornata dell’Innovation Automotive Forum in programma, oggi e domani, nel padiglione espositivo di Chieti, della Camera di Commercio di Chieti-Pescara, e che ha visto la partecipazione del ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del presidente della Regione, Marco Marsilio.
L’evento, dedicato alla presentazione delle eccellenze e del sistema di competenze abruzzesi in ambito automotive, è stato organizzato dal Polo Innovazione Automotive in collaborazione con la Regione Abruzzo.
Diversi gli interventi registrati in apertura, in attesa delle conclusioni del ministro.
Tiziana Magnacca, assessore regionale alle Attività Produttive, ha posto l’accento sul valore dell’Automotive Abruzzo: oltre 7,5-8 miliardi di fatturato, 22.000 addetti con esportazioni che rappresentano circa il 48% di quelle dell’Abruzzo. E ha ribadito che la competitività del sistema Abruzzo è un obiettivo prioritario dell’assessorato alle
Attività produttive, ricerca industriale e lavoro.
Alla tavola rotonda su scenari e prospettive del settore hanno partecipato Germano De Sanctis, dirigente della Regione Abruzzo, che ha descritto i benefici per nuovi insediamenti, ampliamenti e adeguamenti, politiche attive per il lavoro e adeguamento competenze.
Giuseppe Ranalli, presidente del Polo Automotive e ITS Accademy Sistema Meccanica & Informatica, che ha illustrato le sfide del settore ovvero competenze, valorizzazione del patrimonio esistente e attrazione investimenti, economia circolare, sottolineando l’importanza del capitale umano e della sfida culturale.
Edoardo Alesse, rettore della Università dell’Aquila, che ha presentato l’ateneo con particolare riferimento al supporto per l’automotive e la meccatronica.
E’ poi intervenuto Daniele Chiari, responsabile pianificazione prodotto Europa e relazioni istituzionali Italia Stellantis Europe SpA che ha ribadito che lo stabilimento di Atessa è centrale per le strategie Stellantis Pro One e per raggiungere il traguardo della leadership mondiale, rinsaldando il lavoro di squadra. Quella di Stellantis, ha concluso, è “una storia lunga 40 anni ma che sarà ancora molto lunga”.
Marcello Vinciguerra, managing director Honda Italia Industriale Spa, ha raccontato la “storia romantica” di Honda, nata in Giappone e poi proseguita in Val di Sangro, con il primo stabilimento produttivo, nel 1971, che ha trasformato il nostro territorio in una delle realtà produttive e industriali più importanti in Italia.
Infine, Thomas Wobben, Direttore affari legislativi del Comitato Europeo delle Regioni, ha ribadito l’importanza delle attività di bottom up e di alleanza per le regioni, anche nell’ottica della costruzione di nuove misure di finanziamento ad hoc per supportare la transizione elettrica in Europa.
Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha parlato di automotive al Tgmax come della “spina dorsale dell’industria e dell’economia abruzzese” ma anche di “una vocazione che dobbiamo far emergere più di quanto non sia accaduto nel passato”.
Il presidente ha ricordato come “nell’area industriale della Val di Sangro queste grandi aziende sono poco sentite come parte della tradizione dell’Abruzzo. Eppure sono ormai decenni che questa presenza industriale così forte c’è e caratterizza l’Abruzzo , addirittura come prima regione in Italia per produzione di veicoli. Pochi lo sanno che
c’è questo record – ha rimarcato Marsilio- e questo è solo frutto della capacità dell’Abruzzo e della capacità delle industrie presenti in Abruzzo di soddisfare le richieste di mercato che predilige da un lato veicoli leggeri come i Ducato e dall’altro gli scooter della Honda. C’è purtroppo un quadro fosco nei dintorni – ha aggiunto- che
ha portato alla desertificazione industriale di gran parte del patrimonio industriale italiano, con fabbriche di automobili che oggi quasi non producono più veicoli. Per questo, sul tema dell’innovazione dobbiamo fare attenta riflessione insieme al polo dell’innovazione dell’Automotive ed al ministro Urso che, anche in quest’occasione, ci ha onorato della sua presenza in Abruzzo. Con Urso stiamo lavorando per fare il tavolo dell’Automotive come mai era stato fatto in precedenza al Mimit. Vogliamo esercitare fino in fondo questo ruolo di leadership che l’Abruzzo ha assunto e quindi intendiamo far conoscere all’Europa, all’Italia, agli attori protagonisti, alle industrie, ai rappresentanti delle istituzioni europee, anche quelli presenti qui a Chieti, che questo quadro di incertezza che sta attraversando il settore dell’automotive può essere sciolto. Per questo – ha concluso Marsilio – dobbiamo interrogarci fino in fondo sulle cose che dobbiamo fare per dare un futuro a questa industria e l’Abruzzo, da questo punto di vista, può dire molto grazie anche ai suoi centri di ricerca”.
L’intervento del ministro Urso
“Il modello di Atessa è un esempio in Italia e in Europa, il polo più importante nel campo dei veicoli commerciali leggeri, delle due ruote e in generale rispetto al settore automotive”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, partecipando a Chieti al Forum Innovation Automotive. “Un modello – ha spiegato – sia per le scelte fatte da Stellantis sia per quello che hanno fatto altre aziende come Honda, che si è inserita nell’ecosistema locale e altre pmi che lavorano nel polo. Per questo l’Abruzzo è una regione centrale della produzione automotive in Italia e Europa”.
Urso ha anche annunciato che sono in dirittura di arrivo diversi incentivi legati al settore, e al sistema industriale nazionale: il Piano di transizione 5.0 per 13 miliardi euro (6,4 su digitalizzazione imprese e 6,6 su efficientamento energetico); un miliardo di euro di incentivi per la decarbonizzazione dei veicoli; una parte del PNRR pari a 2,5 miliardi per contratti di sviluppo 2024/25 per tecnologie green, batterie elettriche, pannelli fotovoltaici. Infine, rispetto a Stellantis, il ministro ha sottolineato che a breve sarà pronto il contratto di sviluppo.
“Vogliamo che l’Europa cambi radicalmente rotta per passare dal continente dei consumatori al continente dei produttori attraverso una chiara, significativa, assertiva politica industriale come quella che stanno facendo gli Stati Uniti per rispondere alla grande sfida cinese, che si fondi anche su risorse finanziarie comuni”.
“Per questo abbiamo sviluppato una politica industriale in Italia che riafferma il ruolo dell’industria – ha aggiunto Urso – a cominciare da quello della siderurgia, che è fondamentale per tutta l’industria manifatturiera e certamente anche per le auto e i veicoli commerciali realizzati nel nostro Paese e nel nostro continente. Politiche industriali siderurgiche, politiche industriali nel settore delle auto, perché vogliamo raggiungere un obiettivo di produzione che possa essere sostenibile sul piano anche sociale. Mi riferisco a quello che abbiamo già elaborato nel tavolo dell’Automotive per giungere nel nostro Paese a produrre almeno un milione e 400 mila veicoli fra auto e veicoli commerciali, di cui Stellantis può farsi sicuramente carico, con l’obiettivo di raggiungere, condiviso dal Governo, un milione di veicoli. In questo contesto il Polo di Atessa è sicuramente strategico e modello, per quello che va realizzato in altre regioni. Questo Polo è un modello di come va riaffermata l’industria dell’Automotive nel nostro Paese anche nelle regioni tradizionalmente produttrici di auto”.