Aperto fascicolo in procura contro ignoti
Escluso un virus ed esclusa “fino ad ora” anche la salmonella: si tratterebbe, con tutta probabilità, di una infezione di origine batterica, ma “i campioni sottoposti a coltura non hanno dato finora esito di positività”. E’ quanto emerso nel corso della conferenza stampa della Asl di Pescara sul caso dei bambini di diverse scuole della città colti da malore e finiti in ospedale.
La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti sulla vicenda: l’ipotesi di reato è relativa a quanto previsto dalla normativa in materia di alimenti. Titolare del fascicolo, che non presenta al momento indagati, è il sostituto procuratore Anna Benigni.
Nel frattempo è salito a oltre 130 il numero delle persone coinvolte, 126 sono bambini, che da venerdì ad oggi hanno avvertito malori con con sintomatologia gastrointestinale e si sono presentate in pronto soccorso all’ospedale di Pescara. Tra loro ci sono anche sei insegnanti. I bimbi, alcuni dei quali sono stati ricoverati, sono iscritti in almeno sei o sette scuole della città e residenti in zone diverse del capoluogo adriatico.
Il punto della situazione è stato fatto in conferenza stampa dalla direzione della Asl di Pescara. “Allo stato – hanno detto i vertici dell’azienda sanitaria – il problema clinico è sotto controllo e nessun paziente fra quelli che hanno fatto ricorso alle cure ha avuto complicazioni”. Al momento è difficile fare un bilancio complessivo dei numeri, perché, oltre a quelli che continuano ad arrivare in ospedale, alcune famiglie hanno portato i bambini in altre strutture sanitarie, come, ad esempio, quella di Chieti.
Nel reparto di Pediatria di Pescara prosegue il lavoro per i ricoveri e per il trattamento dei bambini che ancora stanno arrivando all’ospedale “Santo Spirito”. Da oggi e’ anche operativo un ambulatorio ad hoc per il controllo dei bambini già dimessi. Del totale, 70 pazienti sono stati sottoposti a terapia reidratativa e, dopo una breve osservazione, sono stati ammessi alla domiciliazione delle cure. Trenta bambini hanno avuto un periodo di degenza più prolungato, variabile tra un giorno e due giorni, ed alcuni sono stati trattenuti a scopo cautelativo e preventivo nei confronti di altri bambini presenti nei nuclei familiari. Venti bambini sono in attesa di valutazione in pronto soccorso, mentre sei hanno avuto indicazione al ricovero, ma hanno rifiutato, nonostante il parere dell’equipe medica.
I pazienti entrati in ospedale hanno trovato accoglienza e cure venendo “trattati, secondo protocollo operativo, con reidratazione e, nei casi con febbre, con infusione di antibiotico di copertura, rappresentando la sintomatologia e le modalità della diffusione un quadro più tipicamente batterico”, dicono alla Asl. In ospedale, infine, è stata potenziata l’assistenza infermieristica e sono stati reperiti letti aggiuntivi. Nella giornata di ieri c’erano sei medici rispetto ai due previsti. Il reparto di Pediatria era al completo e alcuni pazienti sono stati ricoverati in Chirurgia pediatrica.
Della vicenda si occupa anche l’Istituto zooprofilattico di Teramo, per analizzare i campioni prelevati dai Carabinieri del Nas nel centro di cottura che serve le mense delle scuole cittadine. Dalla Direzione sanitaria della Asl ribadiscono che, vista la tipologia dei sintomi non si tratta di un’emergenza; gli unici effetti, considerati i numeri, sono tempi di attesa più lunghi.
Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini ha sospeso, a partire da oggi, il servizio di mensa nelle scuole comunali, fino a chiarimenti.