Erano un migliaio in piazza Plebiscito, qualche centinaio in più al corteo: Cgil, Cisl e Uil hanno scelto Lanciano (Chieti) per la manifestazione regionale unitaria che chiede alla Regione Abruzzo più lavoro e più sviluppo.
Il Pil regionale arranca: nel 2016 è arretrato dello 0,2 per cento a fronte di incrementi che hanno, invece, riguardato tutte le regioni del meridione. Secondo Bankitalia e Istat, nei primi nove mesi del 2017 in Abruzzo il numero di persone in cerca di occupazione è aumentato del 2,7 per cento mentre il tasso di disoccupazione è salito dal 12,1 al 12,7 per cento, rimanendo superiore al dato medio nazionale che è dell’11,5.
Inoltre, denunciano Cgil, Cisl e Uil, il dramma lavoro è dietro l’angolo perché, anche se i livelli occupazionali sono rientrati sui valori pre-crisi, quasi il 70 per cento dell’occupazione è precario.
I dati sono dell’Osservatorio INPS: crescono tutte le tipologie contrattuali precarie (a termine, stagionale, apprendistato) mentre rallenta il tempo indeterminato. Da Sandro Del Fattore, segretario Cgil Abruzzo, l’affondo sulla politica regionale. “Abbiamo assistito ad ogni presentazione con una sfilata di ministri, ma che fine ha fatto il Masterplan?”.
Applausi della piazza a Lucio Petrongolo, neo segretario Cisl Chieti, quando ha detto nel suo intervento che gli abruzzesi non hanno bisogno di reddito di cittadinanza ma di lavoro.
Le conclusioni della giornata di mobilitazione sono affidate al segretario nazionale Uil, Guglielmo Loy, che boccia i provvedimenti sul lavoro del governo Renzi-Gentiloni.