Massimo Ranieri
L’epidemia di coronavirus sta rivoluzionando ogni settore della nostra vita, così come l’abbiamo conosciuta finora. Viviamo la quotidianità rimanendo in casa, quasi tutti, tranne i cosiddetti operatori di pubblica utilità che devono recarsi comunque al lavoro, come i sanitari, le forze dell’ordine, i giornalisti.
Vale anche per gli addetti alla raccolta dei rifiuti urbani.
Ecolan, la società pubblica di 67 comuni soci, si è organizzata per tempo. “Abbiamo messo in campo le direttive emanate con l’ordinanza regionale del 22 marzo scorso”, dichiara al Tgmax il presidente Massimo Ranieri.
“Gli utenti positivi al Covid-19 devono interrompere la raccolta differenziata“, spiega Ranieri. Gli operatori Ecolan forniranno il kit specifico per la raccolta dei rifiuti agli utenti in isolamento domiciliare, che contiene legacci e nastro.
Poi con gli stessi utenti vengono concordati i tempi e le modalità del ritiro dei rifiuti, che vengono posti anch’essi in quarantena in due diverse aree di stoccaggio, “già allestite da Ecolan in due depositi”, fa sapere il presidente.
Al momento non è stato definito l’iter per la quarantena del rifiuto stoccato, che potrà essere infine sterilizzato o incenerito oppure smaltito in discarica, in appositi contenitori. “In Abruzzo non esistono inceneritori”, commenta Ranieri, “c’è invece uno sterilizzatore privato ad Atessa, ma non ha ancora risposto alla nostra richiesta di preventivo”.
Anche per coloro che sono in quarantena domiciliare, con sorveglianza attiva della Asl, cambia la prassi della raccolta differenziata: “questi utenti devono gettare nell’indifferenziato i guanti, le mascherine e i fazzoletti“, precisa Ranieri.
“L’iter per la messa in pratica delle nuove norme è iniziato da 3 giorni“, dice il presidente Ecolan. Al momento nei 67 comuni di competenza, compresi tra l’area Marrucina e l’alto Vastese, “registriamo una cinquantina di casi positivi al Covid-19”.
Ecolan si è riorganizzata con 3 squadre per questa “speciale” raccolta, suddivise per aree geografiche: una squadra di operatori per l’area Marrucina, una seconda squadra per il Frentano-Val di Sangro e una terza per la Montagna-Sinello.
“I nostri operatori si sono messi a disposizione con un senso di responsabilità fuori dal comune“, conclude Ranieri ringraziandoli per il servizio reso alla società, a intero capitale pubblico, e alla collettività.
Nel frattempo Ecolan ha ridotto le ore di lavoro, ha posto in Cigo una settantina di addetti che risultano maggiormente a rischio contagio per patologie pregresse. L’accordo è già stato sottoscritto e messo a verbale con i 4 sindacati presenti in azienda: Cisl, Cgil, Uil e Fiadel.
Resta infine il ritardo nella comunicazione delle utenze positive o in quarantena, da parte della Asl ai singoli Comuni, quindi a cascata al gestore di raccolta differenziata Ecolan.