La notizia
C’è ancora tempo per accertare le responsabilità e quantificare i danni ed eventuali risarcimenti, a Lanciano (Chieti) in questi giorni le parti si sono incontrate ed hanno avviato il confronto sul “corso presentoso” e le sue criticità. Che sono molte, pari esattamente al 70 per cento della superficie complessiva di 4.450 metri quadrati di nuova pavimentazione lungo corso Trento e Trieste.
Il Ctu del tribunale ha tenuto in udienza la ditta esecutrice dell’opera, la PQ Edilizia e Strade S.r.l. di Campobasso e l’amministrazione comunale di Lanciano.
“E’ stato un primo incontro cordiale – commenta al Tgmax l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bomba – con disponibilità al dialogo e a trovare una soluzione da parte della ditta”.
Primo passo da compiere è l’elenco del materiale ancora disponibile nei magazzini comunali, per fare le sostituzioni delle mattonelle rotte. In particolare, bisognerà quantificare pezzo per pezzo le mattonelle di diverso taglio ancora disponibili.
Le parti si sono, quindi, aggiornate a dopo ferragosto. Nel frattempo, il Ctu acquisirà i dati e compilerà la lista dei pezzi da sostituire, con la ditta che si è detta disponibile a fare le sostituzioni.
In un secondo momento dovrà partire l’indagine tecnica nei lunghi tratti pedonali e, quindi, decidere per le varie soluzioni: rimuovere le mattonelle staccate, fare altri interventi di manutenzione, individuare i tratti che sono solo da ristuccare.
Sulle intersezioni carrabili di via De Crecchio e via Dalmazia, invece, la strada può essere solo quella della rimozione del decoro “presentoso”. “Quel tipo di pavimento non va bene”, dice convinto l’assessore Bomba al Tgmax, “sicuramente è da rimuovere e quindi sostituire con un materiale alternativo, ancora da decidere”.