A centinaia hanno preso parte, in Abruzzo, ai quattro presidi promossi davanti alle Prefetture di Pescara, L’Aquila, Teramo e Chieti nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione promossa da Cgil, Cisl e Uil in vista della manovra.
Oltre ai temi nazionali, per le tre organizzazioni regionali la protesta è stata occasione per ribadire le criticità dell’Abruzzo: crisi industriali, mancata attuazione di strumenti come il Patto per lo sviluppo, occupazione, sanità e politiche sociali. I sindacati ricordano che “in Abruzzo sono aperte molte crisi industriali, che con gli ammortizzatori sociali sempre più ridotti rischiano di portare a tanti licenziamenti”.
Spazio poi alla questione occupazione, perché “gli ultimi dati sono preoccupanti – dicono Cigl, Cisl e Uil – ci sono ancora 25 mila occupati in meno rispetto al 2008 e l’occupazione che si crea è fatta di contratti a termine e forme di part time involontario”. Le dichiarazioni di Vincenzo Traniello, Cisl.