Il governatore D’Alfonso (PD) vede rosso quando incontra l’eurodeputata Aiuto (M5S): a raccontare alla stampa l’episodio accaduto ieri, a Bruxelles, definendolo “increscioso e mortificante” è la portavoce grillina.
“Nella giornata di ieri – scrive Aiuto nel comunicato stampa – è avvenuto un fatto increscioso e mortificante: mentre ero in attesa all’aeroporto di Bruxelles Charleroi di imbarcarmi per il volo che mi avrebbe riportata a Pescara, mi sono imbattuta nel governatore d’Alfonso che, evidentemente in clima di campagna elettorale, di fronte a tutti i passeggeri mi ha aggredita verbalmente, strumentalmente denigrando il mio lavoro in Europa, con particolare riferimento alle ormai famose interrogazioni alla Commissione Europea, da me proposte sui finanziamenti regionali alla S.A.G.A. Spa (Società Abruzzese Gestione Aeroporto, costituita nel 1981 al fine di gestire l’Aeroporto d’Abruzzo)”.
“Queste interrogazioni – prosegue l’eurodeputata del gruppo Efdd – promosse a fini di trasparenza e competitività in favore dell’Utenza (una di queste interrogazioni riguardava proprio due contratti intercorsi nel 2009 – poi rinnovati – tra la S.A.G.A. e Ryanair, mai sottoposti a notifica presso la Commissione Europea, con contrarietà agli artt. 101 e 102 TFUE e sanzionabilità dal sistema antitrust, visto l’effetto di esclusione di altre compagnie aeree dalle tratte già collegate, con risalenti e perduranti accordi, da Ryanair), già anni fa suscitarono, da parte della stessa persona (evidentemente poco serena nella valutazione della vicenda), reazioni molto poco composte”.
“Tale grave comportamento, già da me portato all’attenzione del Presidente del Parlamento Europeo On. Tajani, non è ammissibile né come parlamentare – scrive l’on. Aiuto – né tantomeno come donna”.
“Non è tollerabile – specifica l’europarlamentare di Vasto (Chieti) – che chi si occupa, per ruolo istituzionale, di portare all’attenzione degli organi di vigilanza europei vicende legate alla ‘cosa pubblica’, debba subire, dagli stessi amministratori del territorio, attacchi pubblici gratuitamente denigratori e profondamente offensivi non solo della propria persona ma dell’intera istituzione che essa rappresenta”.
“Ho già dato mandato ai miei legali – conclude l’on. Aiuto – di intraprendere tutte le più opportune iniziative a tutela della mia immagine e del mio lavoro”.