Chieti, 8 settembre 2015 – «Noto con piacere che ad ogni mio attacco a mezzo stampa segue un azzeramento dei vertici che ne sono colpiti». Così l’on Fabrizio Di Stefano (F.I.) spiega le dimissioni dei vertici di diversi Enti regionali. «E’ accaduto con il presidente del Consorzio di bonifica sud, Annibali, oggi succede con il CdA della Saga, che rassegna in blocco le sue dimissioni. Questo vuol dire che ho ragione e che le mie tesi sono giuste. La prossima volta, se questo è l’effetto – prosegue il deputato di Forza Italia -, attaccherò direttamente D’Alfonso, chissà che decida anche lui di liberarci dalla sua presenza, dopo un anno di continui fallimenti».
«Per quanto riguarda queste ultime dimissioni – prosegue nella nota stampa l’on. Di Stefano – spero che vogliano recepire quanto da me rilevato circa l’incompatibilità tra il ruolo di professore universitario ordinario e a tempo pieno con incarichi di natura extra accademica, come specifica il dettato dell’art. 13 comma 10 del D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382, riconfermato anche dal Decreto Gelmini, che recita testualmente “L’esercizio di attività libero-professionale è incompatibile con il regime di tempo pieno”. Questo vale anche per Mattoscio e D’Amico ed è il motivo per il quale ho presentato l’esposto», conclude Di Stefano.
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