La notizia
“Richiami domani, al momento non c’è posto o non ci sono elenchi”.
E’ quanto si sente rispondere al telefono un qualunque utente del Cup della Asl provinciale di Chieti, alla domanda di un esame specialistico, con classe di priorità “urgente”.
“Non è colpa nostra”, dicono gli operatori del centro unico di prenotazione, attraverso il sindacato Filcams Cgil, che replica alle accuse di negligenza mosse recentemente dal direttore generale Thomas Schael, in conferenza stampa a Lanciano.
Se il sistema non funziona o va a rilento, è colpa della “rete informatica” aziendale.
I disagi sono noti a tutti.
Sportelli attivi in numero ridotto, all’ospedale “Renzetti”.
Code estenuanti di ore, per poi sentirsi dire anche che “non c’è posto” e, dunque, di tornare.
Disagi segnalati anche nella manifestazione davanti all’ospedale civico, sabato scorso.
“Non è l’operatore incapace”, replica il sindacato a Schael.
Il servizio è stato esternalizzato da anni, “le criticità sono numerose e vengono segnalate costantemente alla Asl: come le numerose disconnessioni e rallentamenti della rete informatica, che purtroppo causano enormi disagi anche all’utenza costretta a file estenuanti”.