Domenico Bologna è stato confermato per i prossimi 4 anni alla guida della Fim Cisl Abruzzo-Molise, eletto a Fossacesia in occasione del secondo congresso della Federazione Metalmeccanici che ha messo al centro la questione giovanile. “Vogliamo aprire le porte del nostro sindacato e dare voce alle ragazze e ai ragazzi dell’Abruzzo e del Molise – ha detto Bologna nel suo discorso – perché sono loro che hanno subito maggiormente gli effetti negativi di questa crisi economica e finanziaria”, che ha registrato un tasso di disoccupazione giovanile superiore alla media italiana nelle nostre regioni. Al congresso hanno partecipato anche il segretario generale della Cisl Abruzzo-Molise, Maurizio Spina, e il segretario nazionale della Fim Cisl, Michele Zanocco. “In Molise è aumentata la capacità del sistema produttivo di generare ricchezza, invece in Abruzzo il tasso di produttività del lavoro è cresciuto solo nell’ultimo anno – ha aggiunto Bologna nel suo intervento – 114 mila abruzzesi e 20 mila molisani sono occupati nel settore dell’industria, ma il numero dei disoccupati è ancora alto”. E compito del sindacato, ha concluso Bologna, è quello di “intercettare persone escluse dalla contrattazione aziendale, dalle politiche del lavoro, del welfare e della rappresentanza”.
Rinnovato il contratto nazionale dei metalmeccanici nel 2016, la Fim Cisl chiede ora al governo azioni precise. Il segretario Zanocco risponde al ministro Poletti che ai giovani consiglia di giocare a calcetto mentre al governo Gentiloni chiede di essere responsabile e di decide sulle politiche del lavoro, “altrimenti vada a casa e lasci il posto a una nuova classe dirigente”.