Determinante è stata la segnalazione effettuata da un cittadino al numero di pubblica utilità 117, riferendo quanto accadeva in paese.
Così le Fiamme gialle del comando provinciale di Chieti hanno scoperto un uomo di Giuliano Teatino, 55 anni, che percepiva la pensione di invalidità al 100 per cento ma conduceva una vita assolutamente normale, guidando la propria autovettura e frequentando palestre, “pur avendo riconosciute gravi patologie di tipo psichiatrico”.
A soffrire di queste patologie, però, è il fratello minore: il 55enne avrebbe truffato l’INPS apponendo il proprio nome sui reali certificati medici del congiunto, ottenendo in tal modo i benefici.
Fino a quando i militari, coordinati dal col. Michele Iadarola, hanno scoperto il modus operandi truffaldino del falso invalido, accertati tramite appostamenti e rilievi fotografici.
L’uomo ha tratto in inganno anche i membri della Commissione Medica che, successivamente, gli hanno riconosciuto l’handicap.
Nel prosieguo delle indagini, sono state acquisite certificazioni sanitarie prodotte da strutture pubbliche, risultate totalmente false e riferite a visite mediche mai effettuate.
“Grazie a tali comportamenti illeciti, è riuscito a farsi riconoscere un’invalidità civile pari al 100%, ottenendo la permanente inabilità al lavoro e, soprattutto, il riconoscimento del diritto a ricevere la connessa prestazione economica di sostegno”, riferiscono i finanzieri, che hanno “segnalato all’INPS la somma illecitamente percepita dal falso invalido per il conseguente recupero di oltre 16.000 Euro, interrompendone l’erogazione”.
Nei confronti dell’uomo, indagato per i reati di truffa aggravata in danno dell’Ente erogatore e falsità materiale, l’Autorità Giudiziaria di Chieti ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini.
Il Col. Iadarola sottolinea infine “come l’attività esperita, in virtù dell’attivazione del numero di pubblica utilità 117, testimoni la considerazione che il cittadino manifesta nei confronti della Guardia di Finanza e del senso di legalità economico-finanziaria che infonde. Nello specifico, con il contrasto alle frodi nel settore assistenziale è stato garantito l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto”.