Farindola: ancora fiamme sul monte Siella, versante pescarese del Gran Sasso, subito sopra Rigopiano. Ieri sera il rogo, anche grazie alla pioggia, era stato domato, ma in mattinata si sono riattivati due focolai, uno dei quali proprio nei pressi del punto di distacco della valanga che lo scorso 18 gennaio travolse e distrusse l’hotel Rigopiano, provocando la morte di 29 persone.
Nell’area sono in azione un canadair e un elicottero. “Purtroppo due focolai hanno ripreso vigore – afferma il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta – al momento stanno operando un canadair e un elicottero, ma si sta cercando di spostare un secondo canadair”. L’incendio si era sviluppato sabato scorso sulla piana di Campo Imperatore. Le fiamme erano partite da un barbecue. Il rogo, dopo aver interessato le praterie della piana, nell’Aquilano, aveva raggiunto e superato la montagna circostante, bruciando prima la pineta e poi la faggeta, fino a raggiungere il versante pescarese e il monte Siella. La Procura dell’Aquila ha aperto un’inchiesta. Sei le persone identificate il giorno del rogo.
Canadair in azione, chiuso tratto autostrada A24
Chiuso, in via precauzionale, per consentire l’intervento dei Canadair, impegnati sull’incendio che si è sviluppato a Collelongo (L’Aquila), il tratto dell’autostrada A24 compreso tra i caselli di Vicovaro-Mandela e Carsoli Oricola. Si sono creati alcuni chilometri di coda, soprattutto in direzione L’Aquila.
L’uscita consigliata per chi viaggia verso Teramo è Castel Madama, percorrendo la strada statale 5 Tiburtina Valeria, per poi rientrare in autostrada a Carsoli-Oricola. Percorso inverso per chi viaggia verso Roma.
M5S: un errore la soppressione della Forestale
“Le fiamme hanno devastato e distrutto nelle ultime ore una delle zone più belle dell’Abruzzo, il Parco Nazionale del Gran Sasso”. Così Riccardo Mercante, M5S. “Una calamità che si va ad aggiungere alle decine e decine di incendi che sono divampati su cui gravano, pesantissime, le responsabilità delle Istituzioni e, prima di tutto, della Regione cui la legge affida il compito della tutela del patrimonio boschivo e della lotta attiva contro gli incendi. Con la soppressione della Forestale, dei circa ottomila forestali soltanto 361 sono stati assegnati ai Vigili del Fuoco, a dispetto di ogni logica e del buon senso. I fondi destinati dalla Regione Abruzzo alla convenzione antincendi boschivi con i Vigili del Fuoco si sono dimostrati del tutto insufficienti ed inadeguati:prevedibile che una sola squadra di Vvf per provincia non potesse essere assolutamente sufficiente”.