Feltrino, un contratto di fiume per la rigenerazione.
Tu come lo vedi il Feltrino? È questa la domanda alla quale sono chiamati a rispondere i cittadini residenti nei cinque comuni attraversati dal torrente, Castel Frentano, Lanciano, Treglio, Frisa e San Vito Chietino.
Treglio ha ospitato il terzo degli incontri tematici previsti nella seconda fase del Contratto di Fiume Feltrino, affidato al Centro di documentazione conflitti ambientali. Varie le tematiche affrontate: dal rischio idrogeologico e riforestazione alla depurazione e abbandono di rifiuti, da risorse e pregio naturalistico del bacino del Feltrino ad agricoltura e mobilità fino allo stato ambientale, riflessi economici e potenziale turistico della costa.
L’obiettivo dichiarato degli incontri è reperire e condividere informazioni, percezioni, esigenze per farle diventare patrimonio comune. Tommaso Pagliani, direttore scientifico per il Contratto di Fiume Feltrino, ha segnalato in un dossier le criticità ambientali riscontrate all’interno del bacino idrografico, che è a forte vocazione agricola, con l’83 per cento del territorio dedicato.
Il pesante stato di degrado in cui versa il torrente compromette anche la qualità ed il livello di balneabilità delle acque costiere, con notevoli danni all’ecosistema marino costiero e al turismo. Tant’è vero che la carica microbica raggiunge livelli massimi durante la stagione estiva, quando la portata del corso d’acqua diminuisce. Le criticità evidenziate.