La notizia
![](https://www.tgmax.it/wp-content/uploads/2023/06/8968877de1bcef353d48136e39eb0ad3.jpg)
Dodici anni di reclusione è la condanna inflitta, dal giudice del Tribunale di Pescara Francesco Marino, tramite rito abbreviato, a Federico Pecorale, il 30enne che il 10 aprile 2022 sparò diversi colpi di pistola contro Yelfry Rosado Guzman, cuoco 23enne, mentre si trovava al lavoro in un ristobar in centro città. Il giovane rimase gravemente ferito.
La pm, Fabiana Rapino, aveva chiesto dieci anni di reclusione.
Il giudice ha, inoltre, disposto per l’imputato, di origine italo-svizzera, la misura di sicurezza in Rems, residenza psichiatrica per l’esecuzione delle misure di sicurezza, per la durata di cinque anni.
Pecorale è stato condannato al risarcimento del danno, da liquidarsi in separato giudizio, assegnando alla vittima, costretta, sulla sedia a rotelle a causa dell’aggressione, una provvisionale di 200 mila euro.
Il legale del cuoco, l’avvocato Piero Bisceglie, aveva chiesto invece una provvisionale di 350 mila euro.
Dopo l’arresto, il responsabile di tentato omicidio venne sottoposto a perizia, secondo la quale al momento fatti la sua capacità di intendere e di volere era parzialmente scemata.
Quel giorno, Pecorale, dopo avere sparato al cuoco perché – a suo dire – gli arrosticini non erano cotti bene, si allontanò a piedi per raggiungere l’hotel in cui soggiornava in piazza Santa Caterina: prese quindi i bagagli, recandosi dapprima a casa dei nonni a Gissi e poi salì su un taxi per tornare all’estero.
Braccato dalla polizia, fu fermato sull’autostrada A14, nell’area di servizio Metauro, a Pesaro.
Il commento della vittima
“Giustizia è stata fatta: ho tanto pregato in questi mesi perché trionfasse la giustizia e la fede mi ha molto aiutato. Certo dovrò ancora combattere per tornare a camminare, ma questa sentenza mi da coraggio”. A parlare è Jelfry Guzman, il cuoco sudamericano ferito gravemente nell’aprile dello scorso anno da Federico Pecorale, condannato oggi a 12 anni di carcere, 5 anni in cura all’interno di una Rems ed una provvisionale immediatamente esecutiva di 200 mila euro.
“Una sentenza esemplare – commenta l’avvocato del cuoco, Bisceglie – che ci soddisfa pienamente”.
Il gup Francesco Marino è andato anche oltre le richieste della pm Rapino, che aveva chiesto dieci anni, ma soprattutto ha tenuto in massima considerazione le perizie di parte, quasi di più di quella disposta dallo stesso tribunale alla criminologa forense Federica Vellante, che aveva stabilito l’incapacità d’intendere e di volere del Pecorale al momento dell’aggressione.