Operazione dei carabinieri forestale di Lanciano
Un’altra attività di ristorazione sui trabocchi finisce nel mirino dei militari, a tutela dell’ambiente.
I carabinieri Forestale di Lanciano (Chieti) proseguono nei controlli per scovare illeciti sulla Costa dei trabocchi e ancora una volta fanno centro.
Stavolta è toccato a un trabocco di località Finocchieto di Fossacesia, adibito a ristorante, come quasi tutti gli altri lungo il litorale della Via Verde, e il chiosco stagionale a poche decine di metri di distanza, riconducibile alla stessa società.
I militari hanno trovato le strutture prive di autorizzazione allo scarico in fogna, da cui è scaturita la contestazione dell’illecita gestione dei rifiuti in riferimento ai rifiuti solidi e liquidi, rinvenuti dai carabinieri della tutela ambientale nella vasca di accumulo e sollevamento dei reflui del trabocco.
In buona sostanza, il malfunzionamento della pompa di sollevamento era dovuto alla scarsa manutenzione del disoleatore, il sistema di prettattamento rifiuti adibito a separare i grassi dai reflui, per poi inviarli al sistema fognario pubblico.
Ecco perché i rifiuti tal quali finivano in mare, notati da alcuni bagnanti che hanno segnalato lo sversamento.
Un’altra contestazione dei militari, coordinati dal col. Tiziana Altea del gruppo carabinieri Forestale di Chieti, riguarda il getto pericoloso di cose, in ordine agli olezzi molesti.
Infine, viene contestato l’articolo di legge di tutela del mare, in merito al deturpamento di bellezze naturali in Adriatico.
Il trabocco ha rischiato il sequestro, evitato dalla collaborazione della titolare che ha provveduto a chiamare l’autospurgo per smaltire i rifiuti e i sedimenti accumulati, ripristinando quindi la funzionalità dell’impianto, anche con la sostituzione della pompa.
La società, in ultimo, dovrà procedere alla regolamentazione per l’immissione in fogna delle due strutture oggetto di accertamento, altrimenti gli scarichi verranno sigillati (autorizzazione soggetta a prescrizione del Servizio idrico integrato della SASI SpA).
I controlli sono scaturiti a seguito di segnalazione dei bagnanti. Peccato che occorra fare affidamento sul senso civico di pochi per tutelare l’ambiente di tutti.