“Era uno di quegli studenti che tutti i professori vorrebbero avere”.
Così Sara Iachini, vice dirigente scolastica delle medie “Umberto I”, ricorda lo studente adolescente Carlo Rizzi, morto a 18 anni nell’incidente avvenuto giovedì scorso a Fossacesia, mentre era alla guida della sua moto Honda 750 XL.
Con lui è deceduta anche Giorgia Apollonio, 19 anni, di Lanciano.
I funerali della ragazza si sono svolti ieri pomeriggio, nella stessa chiesa di Sant’Antonio di Padova, a Lanciano, che neppure questa mattina è riuscita a contenere tutti coloro che hanno voluto partecipare al dolore dei familiari di Carlo, per una morte inconcepibile.
Generoso, gioviale, amico di tutti.
Sono gli aggettivi che si rincorrono al termine della funzione funebre, officiata da padre Francesco Concato e Don Alessio Primante.
“Già ti vedevo comandante di grandi navi”, dice lo zio materno Piero Natale, salutando per l’ultima volta il nipote che si era appena diplomato con il massimo dei voti all’istituto nautico di Ortona.
Tantissimi amici, di fuori e dentro la scuola, come quelli dell’autobus per andare ogni mattina all’istituto “Acciaiuoli”.
“Lasci un vuoto difficile da colmare”, dicono, definendo Carlo come “un amico su cui potevamo contare”.
“Stiamo vivendo un cambiamento a cui nessuno era preparato – aggiungono i compagni di classe – strappavi sorrisi con le tue battute, abbiamo stimato la tua bontà e la tua gentilezza, che hai preso dai tuoi genitori. Eri il nostro gigante buono”.
La città di Lanciano ha vissuto due giorni di lutto, il 25 e il 26 agosto, proclamato dal sindaco Filippo Paolini.
Al termine della cerimonia, un lungo applauso ha salutato il feretro.
Palloncini bianchi, con su scritti i nomi degli amici più cari, sono stati liberati nel cielo azzurro.