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“Una giornata di studi e riflessioni, che Rati e Valagro hanno voluto organizzare in onore dei due grandi studiosi, Natale Di Fonzo e Michele Stanca, che hanno saputo dare un contributo fondamentale per la promozione di tantissimi giovani talenti, per l’immenso e pregevole lavoro di ricerca e per il miglioramento di un settore strategico nella sua accezione più ampia”. Così il presidente di Rati, Giovanni Di Fonzo, spiega il convegno dal titolo “Formazione, ricerca ed innovazione per la crescita sostenibile del settore agroalimentare” che si è svolto il 27 novembre scorso, nella sala convegni della Valagro, ad Atessa (Chieti).
L’incontro è stato organizzato per ricordare due scienziati della genetica vegetale Di Fonzo e Stanca, che con la loro pregevole opera hanno dimostrato un legame forte e generoso con l’Abruzzo, la sua agricoltura e la sua agroindustria.
Tra gli intervenuti: Ottorino La Rocca, già presidente della Valagro, Dino Mastrocola, magnifico rettore Università di Teramo, Enrico Dainese, preside facoltà di Bioscienze Università di Teramo, Lino Natale Frega, presidente sez. Centro-Est Accademia dei Georgofili, Angelo Cichelli, direttore Scuola superiore Università di Chieti-Pescara, Andrea Ciccarelli, delegato del Rettore alla terza missione, Università di Teramo, Alberto Piaggesi, global research director, Matteo Giangrande, docente di Storia e filosofia e socio Rati, Pasquale De Vita, direttore dell’Istituto di cerealicoltura di Foggia, Giovanni Di Fonzo, presidente dell’associazione Rati, coordinati da Donato De Falcis, Socio Rati.
“Ripercorrendo con i diversi attori impegnati nella istruzione, nella formazione, nei settori della ricerca, della innovazione e delle esigenze innovative delle imprese – spiega il presidente Di Fonzo – si è inteso dare un contributo di idee ed utili suggerimenti al fine di rendere più robusto, competitivo e sostenibile socialmente ed economicamente i processi di sviluppo e di armonizzare il processo formativo con le nuove esigenze lavorative e con le nuove strutture organizzative”.