È stato un cortocircuito al gruppo di continuità del centro elaborazione dati a provocare l’incendio che si è sviluppato nella palazzina del Ced, in Sevel, alle otto di sera di mercoledì. A chiarire le cause del rogo è la stessa azienda, il giorno dopo l’episodio che ha fatto scattare il piano di evacuazione per 800 addetti dal montaggio e officina, per via dell’aria ammalorata dal fumo ed entrata in reparto con la ventilazione forzata. Il servizio di emergenza presente in fabbrica con 5 vigili del fuoco si è attivato subito – riferiscono ancora dalla Sevel – ma è stato necessario l’intervento di squadre di Casoli e Lanciano per domare le fiamme che hanno danneggiato il cablaggio ma fortunatamente non i computer. Questo ha consentito alla fabbrica di riprendere il lavoro nel turno di pomeriggio, dopo che i tecnici hanno ripristinato nottetempo la rete dati. Nessun ferito, precisa la Sevel, solo la mancata produzione su due turni: gli 800 veicoli non prodotti saranno recuperati 400 sabato 29 aprile al primo turno e 400 domenica 7 maggio al terzo turno.
Il commento dei sindacati, Nicola Manzi della Uilm e Davide Labbrozzi per la Fiom.