Pozzi utilizzati per la raccolta delle acque meteoriche altamente inquinati, addirittura con importanti tracce di idrocarburi. Sono quelli del centro residenziale Borgo di Gualdo, costruito da meno di dieci anni, in via San Rocco Vecchio alle porte di San Vito Chietino (Chieti).
I pozzi sono stati posti a sequestro giudiziario, a seguito di una corposa e dettagliata informativa dei carabinieri forestali di Lanciano, con le indagini coordinate dal procuratore capo Mirvana Di Serio. Nello specifico si tratta di due pozzi realizzati in una zona che negli ultimi anni ha visto un importante sviluppo urbanistico: al loro interno sono stati riscontrati illeciti by pass tra la conduttura delle acque bianche e quella delle acque nere, con commistione dei reflui che confluivano senza depuratore all’interno dei pozzi stessi.
Inoltre, a seguito di un campionamento effettuato nel mese di giugno 2017, è stata riscontrata la presenza di sostanze pericolose che disperdono i reflui abusivamente, provocando così pericolose infiltrazioni negli strati del suolo e del sottosuolo.
Le sostanze pericolose con superamento dei parametri di legge attivano le procedure per i siti inquinati, con comunicazione agli Enti preposti.
Da anni i residenti lamentano sversamenti, allagamenti di acque nere, miasmi e condizioni di disagio assoluto. Gli acquirenti hanno tuttora dei contenziosi in corso con la ditta di Lanciano, Polycenter srl, che ha realizzato il centro residenziale. Il titolare è indagato per reato ambientale, scarico abusivo e getto di cose nelle fognature.