
Ladies in jazz, a Vasto, dal 5 al 7 agosto nel cortile di Palazzo D’Avalos: ad inaugurare la manifestazione, nata da un’idea del noto batterista vastese Lino Molino e fatta propria dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Menna, sarà Denise King. La star internazionale è reduce da una tournée europea. I suoi concerti sono una full immersion di sonorità jazz, rithm & blues, soul e gospel. La sua voce straordinariamente armonica, raffinata, elegante è capace di fondere stili diversi in perfetta tradizione afroamericana. Denise King ha conquistato il grande pubblico con quattro cd di successo e magistrali live-show nei più prestigiosi jazz club, festival e teatri di Philadelphia, Atlantic City e New York.
«Un evento patrocinato dal Comune della Città che arricchisce il cartellone dell’estate vastese – ha detto il sindaco Francesco Menna in conferenza stampa – con tre jazziste di fama internazionale». In occasione del tour italiano, Denise King e la sua formazione presenteranno il lavoro discografico “Tell Me when”.
Grande soddisfazione per il prestigioso appuntamento è stata espressa dall’assessore al Turismo, Carlo Della Penna. «Una rassegna che si tinge di rosa, dedicata alle voci femminili. Vasto – ha detto Della Penna – offre un’ampia gamma di incontri musicali. Dopo il Siren Festival, Musiche in Cortile e i Concerti di Mezzanotte c’è spazio anche per gli appassionati di jazz con questa manifestazione».
Domenica 6 agosto l’appuntamento di Ladies in jazz è con Ilaria Bucci Quintet. Ad accompagnare la sua bellissima voce ci saranno Nicola Cordisco, Ivano Sabatini, Italo Crudele e Lino Molino. Cantante poliedrica, la Bucci fonde la passione per la black music con il suo background musicale napoletano ed è sempre più apprezzata nel panorama musicale nazionale.
Per l’ultima serata, lunedì 7 agosto, è previsto il concerto The Jazz Factory Tandoi/Cordisco/Sorrentino/Campanella. La formazione, di recente nascita, propone un repertorio che spazia dalle musiche da film ad alcuni classici del pop, tutto ovviamente rivisitato in chiave jazz.