Tanti ricordi per i boomer, nessuno per i nativi digitali
Le circa 16mila cabine telefoniche pubbliche dislocate su tutto il territorio italiano, ormai soppiantate dai telefonini, sono in via di rimozione.
Resteranno solo quelle in ospedali, carceri, caserme e rifugi di montagna.
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Lo ha deciso l’Agcom, l’autorità garante per le comunicazioni a maggio scorso, autorizzando la Tim allo smantellamento delle apparecchiature.
Addio alle cabine dei Viali
Anche a Lanciano (Chieti) diremo addio alle “mitiche” cabine dei Viali.
Un punto di riferimento per generazioni di studenti, che lì si davano appuntamento al pomeriggio. Adolescenti dell’epoca che oggi sono definiti “boomer” e appartenenti alla “generazione x”.
Il 14 agosto prossimo è la data fatidica per la rimozione delle cabine a viale delle Rose.
C’è un cartello affisso proprio sulle cabine Sip: “Questa postazione – si legge – sarà dismessa dal 14/08/2023”.
L’antropologa” facciamone un monumento
“Cabina telefonica: non la usa più nessuno e tra poco verrà eliminata. Invece io la terrei – commenta Lia Giancristofaro, antropologa e docente all’università D’Annunzio – e ne farei un monumento – aggiunge – per ricordarci i ritmi lenti di quando il telefono non ce l’avevamo in tasca e lo usavamo solo per le cose importanti. Una vita fa”.
…ma qualche cabina resterà
Tim non è più obbligata a garantire il servizio pubblico.
Tuttavia non tutte le vecchie cabine telefoniche saranno rimosse. Resteranno solo quelle che si trovano negli ospedali con almeno 10 posti letto, nelle caserme con almeno 50 occupanti stabili, nelle carceri e dove non arriva la copertura della rete mobile, come i rifugi di montagna.