“Non mi sono reso conto di nulla, è accaduto tutto in maniera repentina”.
Al Tgmax il cameriere di Ruvido, “locale atipico” di Lanciano (Chieti), racconta quei terribili minuti in cui ha subito l’aggressione davanti al ristorante.
È accaduto tutto ieri notte, dopo le 3.15 circa.
Nel locale era stato appena festeggiato un compleanno, ed erano presenti gli ultimi ospiti, assieme al personale.
All’improvviso hanno sentito degli schiamazzi fuori dal locale. La sorella del titolare si è recata fuori per accertarsi cosa stesse accadendo, seguita dal cameriere.
Una volta fuori, si sono trovati davanti quattro ragazzi, e alla domanda su cosa stessero facendo, come riposta sono stati aggrediti: lei è stata apostrofata in malo modo, lui invece è stato preso a pugni, riportando un occhio gonfio e il labbro spaccato.
Allertate le forze dell’ordine, sul posto è giunta una volante del Commissariato di polizia.
“Non parlavano italiano”, riferisce ancora il cameriere al Tgmax, “ma si esprimevano nella loro lingua”.
Indagini sono in corso, per cercare di risalire all’identità dei quattro ignoti.
La prima aggressione del gruppo
Gli schiamazzi fuori dl locale erano provocati dalla precedente aggressione dei quattro ai danni di altri due avventori del locale, che erano appena usciti dopo aver festeggiato il compleanno della loro amica.
“Non mi era mai successa una cosa simile”, racconta uno dei due al Tgmax.
Uscito con l’amico, con cui era arrivato alla festa, i due si stavano dirigendo verso l’auto parcheggiata in via Dalmazia, quando il gruppetto si è avvicinato loro, sfiorandoli. “All’improvviso ci hanno aggrediti alle spalle”, prosegue il racconto. “Io ho la corporatura robusta e mi sono difeso dai pugni in faccia, anche se ne ho preso qualcuno”, dice, “poi ho cercato di difendere il mio amico, che è di corporatura esile e più basso di me”.
“Nel parapiglia, ho cercato di allontanarmi, tornando indietro verso il locale e avvisare gli amici, ma sono stati aggrediti anche loro. In particolare il papà della festeggiata ha ricevuto un pugno al volto e spintoni, mentre il cameriere è finito a terra, sotto pugni e calci degli aggressori”.
“Nel frattempo, il trambusto ha svegliato i residenti, che hanno acceso le luci nelle case e si sono affacciati da finestre e balconi, chiedendo cosa stesse accadendo”, continua il racconto di una delle vittime dell’aggressione.
“Io lavoro tra Chieti e Pescara, ma queste scene non le avevo mai viste prima”, commenta ancora al Tgmax. “Sembravano invasati, come se fossero sotto l’uso di sostanze stupefacenti”.
Episodio simile una settimana prima
A chi segue la cronaca locale, non sarà sfuggito un rapido collegamento all’episodio che sembra analogo a quello del “Ruvido”.
Sabato scorso, un 25enne del posto è stato aggredito con modalità simili mentre era in strada. Ricoverato in ospedale, a Pescara, è stato operato alla mandibola fratturata. Il giovane ha denunciato il fatto solo tre giorni dopo l’accaduto. Ai carabinieri ha riferito di essere stato aggredito da due ignoti, scesi da un’auto che trasportava anche altre due persone. Leggi qui l’articolo.
Chissà se gli autori di questa aggressione sono gli stessi del primo episodio.