“Mucca da corridoio”
Era la citazione di una metafora usata in politica dall’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani, ma ha sortito un effetto indesiderato.
L’espressione “mucca da corridoio”, intesa come la “destra arrembante e pericolosa”, è stata accostata da Leo Marongiu, candidato sindaco del centrosinistra a Lanciano (Chieti), a Tonia Paolucci, leader di Libertà in azione, durante il confronto televisivo su Telemax con il candidato sindaco Filippo Paolini del centrodestra.
La preferita dai lancianesi, con 801 voti alle elezioni del 3 e 4 ottobre scorsi, ha chiesto e ottenuto le scuse di Marongiu ma la polemica in città non si placa.
Comunicato stampa di Tonia Paolucci
“Una caduta di stile senza precedenti, che la dice lunga sulla coerenza di un personaggio (e della sua coalizione) che a parole si riempie la bocca di accoglienza e rispetto, ma poi apostrofa una donna definendola ‘mucca da corridoio’”.
Tonia Paolucci, candidato consigliere nello schieramento di centrodestra al Comune di Lanciano, e candidata più votata in assoluto con 801 preferenze personali, stigmatizza la frase pronunciata dal candidato sindaco di centrosinistra Leo Marongiu, nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda ieri sera.
“Si dovrebbe vergognare – sottolinea la Paolucci – e mi aspetto che mi chieda scusa per quello che ha detto. Non ha offeso solo me, ma tutte le donne (non solo quelle impegnate in politica) e soprattutto gli elettori che mi hanno dato fiducia. Sono basita anche dal silenzio delle donne candidate con Marongiu, che non hanno minimamente preso le distanze da quelle parole veramente sgradevoli e ignobili”.
“Mi meraviglia ancor di più – continua – che a pronunciare ‘mucca da corridoio’ sia stato un uomo di 40 anni, che si definisce l’incarnazione del rinnovamento. Beh, se questo è il rinnovamento che rappresentano Marongiu e i suoi accoliti, c’è da stare davvero poco tranquilli. Comunque il PD lancianese ha finalmente mostrato la sua vera indole, quella che relega una donna al ruolo di ingombrante soprammobile da corridoio. I cittadini, però, sapranno fare le proprie valutazioni e sono certa che il 17 e il 18 ottobre scriveranno la parola ‘fine’ su questi 10 anni di amministrazione comunale PD, fatta solo di slogan e senza alcun contenuto”.
Comunicato stampa di Leo Marongiu
Nessuna intenzione da parte del candidato sindaco del centrosinistra Leo Marongiu di offendere le donne, tantomeno Tonia Paolucci. La frase “incriminata” e su cui si sta consumando una polemica accesa, non è altro che un’affermazione che disegna una situazione, un clima particolare. A un primo ascolto può risultare indelicata e il candidato Marongiu chiede scusa se le sue parole sono risultate offensive nei confronti delle donne. Il rispetto e la considerazione con i quali ha sempre trattato le donne sono noti. E chi lo conosce sa bene quanta stima riservi all’universo femminile.
“Mi dispiace se qualcuna ha potuto pensare a un mio voler denigrare e mortificare le donne e Tonia Paolucci. Niente di più lontano da me e dal mio modo di essere. Chiedo comunque scusa e mi auguro si torni a discutere sui temi della città”, ha concluso Marongiu.
La replica di Tonia Paolucci
“Posso anche capire la grinta con cui stai affrontando questa partita ma sappi – replica la Paolucci a Marongiu, dopo le scuse – che l’entrata che hai fatto ieri è da cartellino rosso”.
Insomma, vanno bene le scuse ma la gaffe rimane.