Asia dell’Usb chiede case più dignitose

Un appartamento con la porta murata, un altro con guano di piccione su davanzale e balcone: non ci sono le condizioni igieniche e di manutenzione tali da consentire un immediato accesso ai locali. Così il sindacato inquilini Asia dell’Usb commenta il sopralluogo effettuato agli alloggi che l’Ater di Lanciano (Chieti) ha messo a disposizione delle tre famiglie sgomberate dal civico 71 di via Garibaldi e che non possono rientrare all’ultimo piano del palazzo storico, con il tetto a rischio crollo.
“Nello scorso tavolo in Comune, convocato venerdì 15 marzo per risolvere l’emergenza abitativa – scrive il sindacato Asia – oltre alla proroga di una settimana delle convenzioni con gli hotel, abbiamo ottenuto di poter visionare gli alloggi dell’ATER prima di accettare o rifiutare la proposta del Sindaco finalizzata a dare una soluzione temporanea in attesa della ristrutturazione del tetto del palazzo comunale”.
“A seguito del sopralluogo che abbiamo effettuato su due dei tre locali assegnati (uno dei tre ha addirittura la porta murata) abbiamo riscontrato condizioni igieniche e di manutenzione tali da non permettere un immediato accesso ai locali. A riprova di ciò abbiamo consegnato il materiale fotografico direttamente al Primo Cittadino di Lanciano. Questa mattina, durante il tavolo a cui erano presenti anche il Vice Sindaco Verna e i dirigenti dei settori interessati, abbiamo quindi richiesto che il Comune di Lanciano si faccia carico dei lavori necessari nonché dei servizi di pulizia tali da rendere gli ambienti accoglienti“, scrive il sindacato Asia in una nota.

E poiché gli alloggi Ater non sono ammobiliati, il sindacato ha chiesto al Comune “di impegnarsi a reperire i mobili necessari da EcoLan e successivamente garantirne il servizio di trasporto, così da rendere le case effettivamente pronte per essere abitate”.
Per il trasloco e per gli allacci alle varie utenze, il sindaco aveva già messo a disposizione, nel corso del precedente incontro a Palazzo di città, una tantum di 800 euro a famiglia.
L’emergenza abitativa di via Garibaldi è causata dalla “mancata manutenzione degli alloggi comunali”, accusa il sindacato Asia: le vittime sono “le famiglie e non si può chiedere a loro di pagare le conseguenze dello sgombero”.
Mercoledì 20 marzo si terrà un nuovo tavolo in municipio, “per il quale – conclude il sindacato inquilini – ci aspettiamo che il Sindaco accetti le richieste delle famiglie garantendo il loro diritto alla casa e la loro dignità“.
