Appuntamento irrinunciabile
Settimana Santa 2021 tra riti annullati a causa delle restrizioni anti-contagio oppure rivisitati laddove le norme lo consentono.
A Lanciano (Chieti), dopo un anno di fermo a causa della pandemia, torna la tradizione popolare dei sepolcri, che sarebbe più corretto definire altari della reposizione come spiega al Tgmax padre Maurizio del Santuario di San Francesco, dove è custodito il miracolo eucaristico.
“Il giovedì santo è il giorno consacrato all’istituzione dell’eucaristia e alla formazione del sacerdozio, così come Gesù ha voluto e ha fatto nell’ultima cena a Gerusalemme. E’ tradizione – prosegue padre Maurizio – che tutti i cristiani nella notte tra il giovedì e il venerdì santo sostano in adorazione e in preghiera davanti all’altare della reposizione, il luogo dove si custodiva l’eucarestia in attesa della Pasqua”.
La rappresentazione scenica mostra un tabernacolo realizzato interamente in cera da un artista locale, e poi pane azimo e vino e il candelabro ebraico menorah “perché – spiega padre Maurizio – Gesù, prima di istituire l’eucaristia così come noi la conosciamo, ha celebrato la Pasqua ebraica e poi quella cristiana”.
La rappresentazione scenica allestita nella chiesa di Santa Chiara, sede dell’Arciconfraternita Morte e Orazione “San Filippo Neri”, quest’anno racconta la sofferenza provocata della pandemia nel mondo attraverso le 5 religioni principali, 3 monoteiste (cristianesimo, ebraismo e islamismo) e 2 politeiste (induismo e buddismo), dicono al Tgmax il vice priore Luca Di Loreto e l’economo Francesco Fazi. E in tanti non rinunciano all’appuntamento con la tradizione, portone aperto dalle 8 alle 20, con ingresso contingentato.