La notizia
I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Lanciano (Chieti) hanno arrestato i due minori che a ottobre scorso rapinarono un negozio in centro, mentre in un altro trovarono la cassa vuota di contante.
Due azioni premeditate e studiate, dicono gli inquirenti. Entrambi quindicenni, i due ragazzini si sono alternati a fare da “palo” e a compiere le rapine, a mano armata, con una pistola scacciacani.
La rapina compiuta ai danni dei commercianti Iannone, in via Piave, fruttò 300 euro.
I due sono stati individuati grazie alla descrizione fornita ai militari dei vestiti che indossavano al momento dei colpi. Gli abiti, infatti, sono stati ritrovati nelle rispettive abitazioni, consentendo ai carabinieri di incastrare i ragazzini “di buona famiglia”, che avrebbero commesso le due rapine per arrotondare la paghetta.
“Data la giovane età e trattandosi appunto di due ragazzi, poco più che quindicenni, già indagati per altri reati”, sottolinea il ten. Giuseppe Nestola, comandante del Norm, “dopo essere stati identificati quali presunti autori delle due rapine in concorso, sono stati dapprima segnalati alla competente procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di L’Aquila e successivamente, nella giornata di ieri, su richiesta della stessa procura è stata eseguita, così come disposto dall’ufficio del giudice per le indagini preliminari, l’ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere e associati presso una struttura carceraria per minorenni”.