La replica
Degrado sociale, bambini abbandonati, mancanza di inclusione sociale? Dal neo assessore comunale di Lanciano (Chieti) esternazioni “sballate” che esprimono “la precaria conoscenza dei problemi e l’assoluta carenza di informazioni basilari del settore di cui andrà ad occuparsi nell’interesse dei lancianesi e non solo”.
Dora Bendotti, consigliere comunale per Lanciano in Comune e delegata alle Politiche sociali nella giunta Pupillo, replica al suo successore Cinzia Amoroso (Lega) in merito alle dichiarazioni rese in occasione della presentazione della nuova giunta comunale, “probabilmente – scrive Bendotti in una nota – frutto di “racconti” errati o scarsa conoscenza degli argomenti e del territorio”.
“I bambini abbandonati a Lanciano non esistono – scrive l’ex assessore – semmai i bambini a cui lei immagino si riferisca sono tutti seguiti dalla équipe socio-psico-pedagogica del settore, con diversi di loro affidati ad istituti specializzati in Abruzzo e fuori regione con un investimento complessivo di cui si fa carico la comunità lancianese che si aggira intorno ai 400.000 euro, anche in surroga di situazioni incerte e in via di definizione giudiziaria. L’amministrazione Pupillo e nello specifico l’assessorato alle Politiche Sociali con fondi dedicati al settore, ha realizzato un parco inclusivo intitolato a Tilde Lametti in via Marconi tre anni fa: era il 21 novembre, Giornata internazionale dei Diritti dei Bambini. Spero di poter offrire la mia collaborazione per realizzarne altri a Lanciano sull’esempio del primo aperto in città”.
“Abbiamo messo in atto tutti gli strumenti possibili e necessari per affrontare le diverse e complesse problematiche sociali della città e del territorio attraverso la costituzione dell’Ente d’Ambito Frentano 11 con altri otto comuni del circondario – prosegue la Bendotti -. Per quanto riguarda gli anziani parla del modello svedese di pazienti con demenza senile da Alzheimer, senza dubbio temi meritevoli di riflessioni ma non vanno confusi ruoli e competenze: l’acquisto di case, di letti ad acqua e carrozzelle per pazienti non deambulanti – spiega l’ex assessore al Sociale – competono alla ASL perché sono provvidenze esclusivamente sanitarie. Insomma, possiamo capire come l’emozione della neo assessora possa generare confusione ed alcuni clamorosi refusi misti a neologismi, ma prima di fare delle dichiarazioni così evanescenti sarebbe opportuno informarsi e studiare la realtà, cosa che le avrebbe consentito di non disegnare un quadro devastante del sociale lancianese”.
“Da ultimo, ma non per importanza, le incaute dichiarazioni e le errate valutazioni riferite a mezzo stampa sono un’offesa a tutto il personale dei Servizi Sociali che in questi 10 anni si è prodigato a risolvere, prendere provvedimenti e trovare soluzioni immediate a tutte le segnalazioni e problematiche della popolazione più fragile”.
“Consiglio alla neo assessora una maggiore prudenza quando parla di sociale o racconta di situazioni riportate a lei da altri”, conclude la Bendotti, augurando “un sincero buon lavoro perché il settore di cui andrà ad occuparsi è un pilastro dell’amministrazione comunale che merita attenzione, collaborazione e rispetto”.
Come già anticipato al sindaco Filippo Paolini, Bendotti si rende disponibile per un eventuale “passaggio di consegne”.