Sono ancora in Osservazione Breve le due persone rimaste ferite nell’incidente mortale avvenuto ieri a Lanciano, nella mattinata di celebrazioni del 25 aprile.
Sarà la procura a fare luce sull’incidente mortale avvenuto nella mattina del 25 aprile, a Lanciano.
A ricostruire la dinamica di quei terribili minuti, che sono costati la vita al brigadiere dei carabinieri in pensione Gabriele Mastrangelo, 81 anni non ancora compiuti, sono gli agenti della polizia stradale, intervenuti sul posto con il dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza Dario Ricciardelli.
“Una accelerata improvvisa e poi lo schianto”,
hanno raccontato a caldo al Tgmax alcuni testimoni.
Il gruppo dell’Anpi di Lanciano, sez. Trentino La Barba, terminata la manifestazione davanti agli Eroi Ottobrini, poco prima delle 10.30 si stava recando all’appuntamento celebrativo organizzato dal Comune, per commemorare le vittime del bombardamento del 1944 e per la festa di Liberazione.
Chi a piedi chi in auto, i partecipanti procedevano lungo via del Torrione, quando all’improvviso la Lancia Musa di Umberto Miscia è impazzita e si è diretta sul gruppo di persone, giunte nel frattempo in fondo alla strada che termina in piazza D’Amico.
Un malore del 79enne alla guida oppure un guasto ai freni,
sarà l’indagine a chiarire la causa della tragedia.
Sia Miscia che una delle tre donne rimaste coinvolte, Rita Rapino, sono ancora in Osservazione Breve al Pronto soccorso dell’ospedale di Lanciano, per gli ultimi accertamenti mentre le altre due, ferite lievemente, sono tornate subito a casa.
Entrambe le autovetture coinvolte, sia la Musa che l’utilitaria in sosta, una Chevrolet Spark bianca, contro cui si è scontrata, sono state poste sotto sequestro.
Il fascicolo è aperto con ipotesi di omicidio stradale.
Per i rilievi sul luogo dell’incidente mortale è intervenuta anche la Scientifica della questura di Chieti.
Tanti i messaggi di cordoglio e vicinanza giunti al sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, da parte di amministratori locali ed esponenti dei vari partiti e sindacati.
La salma di Mastrangelo è stata trasferita in obitorio a Chieti, a disposizione dell’Autorità giudiziaria che potrà disporre una ispezione cadaverica oppure l’autopsia, affidando l’incarico lunedì prossimo, 28 aprile.