L’iniziativa
Saranno due ingegneri specializzati in pavimentazioni stradali, uno dei quali professore universitario, a mettere la parola fine ai problemi emersi dal “Corso presentoso” di Lanciano (Chieti).
Sergio D’Intino, di Pescara, è stato nominato ctu dal giudice del tribunale frentano, a cui l’amministrazione comunale si era espressamente rivolta.
Il prof. Antonio Montepara, docente all’università di Parma, è il perito di parte della giunta Paolini.
Le condizioni in cui versa il pavimento bello, ma che si è rivelato fragile soprattutto alle intersezioni carrabili di via De Crecchio e via Dalmazia, sono sotto gli occhi di tutti i lancianesi. Che ancor più delle mattonelle rotte non tollerano le pezze d’asfalto nero.
“Ma al momento di più non si può fare”, dice al Tgmax l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Bomba.
L’opera, costata alle casse comunali 1 milione 361 mila euro, ha avuto fasi alterne nella realizzazione che è terminata – provvisoriamente – il 4 marzo 2019.
Manca, infatti, l’ultimo tratto verso piazza Plebiscito, dove nell’agosto 2018 si aprì una voragine sotto i pavimenti di due attività commerciali: qui la nuova amministrazione comunale ha intenzione di completare il disegno, utilizzando i materiali che saranno indicati dai nuovi periti, lasciando il tratto carrabile nel doppio senso di marcia.
Durante l’illustrazione delle Linee programmatiche, il sindaco Filippo Paolini ha espresso inoltre la volontà di voler riaprire al traffico il tratto finora interdetto di viale delle Rose, “per gestire meglio la viabilità dell’area, soprattutto per decongestionare via Dalmazia”, particolarmente trafficata nelle ore di punta.