La notizia

La Asl provinciale di Chieti vuole cambiare il volto della sanità a Lanciano (Chieti): con un nuovo blocco nell’ospedale “Renzetti”, attraverso demolizioni importanti, tagli e recupero con ricuciture di parte degli edifici esistenti. E inoltre la Casa di comunità, nella sede della ex Asl frentana in via Spaventa.
Ma nell’ampia idea progettuale un tassello importante è costituito dall’ex Negri sud, di Santa Maria Imbaro.
Il direttore generale della Asl provinciale di Chieti ha presentato il progetto del nuovo “Renzetti” agli amministratori comunali, ai sindaci del territorio, agli addetti ai lavori, nella conferenza tenuta nella Casa di Conversazione.
“È un puzzle che va costruito”, commenta Thomas Schael. “Troveremo le varie collocazioni nel tempo”, aggiunge, riferendosi alla sistemazione dei vari reparti e servizi che saranno smantellati.
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“L’ospedale esistente continuerà ad essere operativo anche durante la realizzazione dei nuovi edifici”, spiega il manager al pubblico presente nel Salone intitolato a Benito Lanci. “Le Unità operative attualmente allocate negli edifici oggetto di demolizione saranno in parte temporaneamente trasferite in attesa della realizzazione del nuovo edificio. Il periodo di transizione è articolato in 3 fasi”.

In questo ampio progetto sarà fondamentale avere a disposizione l’edificio dell’ex Mario Negri Sud, di Santa Maria Imbaro, dice inoltre Schael, “a un prezzo adeguato, visto che ci vorranno 3 milioni solo per accendere la centrale”, spiega al Tgmax.
Sede ex Asl Lanciano-Vasto
Con 2,5 milioni di euro di fondi Pnrr, la Asl collocherà nella palazzina di via Silvio Spaventa, sede della ex Direzione Asl Lanciano-Vasto, “quei servizi alternativi all’ospedale, preziosi per l’utenza e mai attivati in precedenza”.
Per quanto riguarda il trasferimento temporaneo dei dipendenti che lavorano in via Spaventa, sul tavolo decisionale ci sono diverse opzioni, “tutte ovviamente circoscritte alla cintura cittadina, tra cui l’ipotesi ex Mario Negri Sud”.
“Sulla città di Lanciano abbiamo in questo momento progetti finanziati, fatti e in essere, per 115 milioni. Lanciano un intervento del genere non l’aveva mai visto prima”, conclude il manager. “Adesso la discussione è aperta con l’amministrazione comunale”.

I reparti del “Renzetti” che saranno interessati dalla demolizione (Oculistica, Otorino, Dialisi, Servizi territoriali) dovranno trovare posto, durante i lavori, tra i presidi ospedalieri di Ortona e Atessa.
I tempi? Per realizzare il nuovo corpo centrale del “Renzetti” occorreranno “1504 giorni per la precisione”, dicono al Tgmax i progettisti seduti in platea.
L’investimento complessivo per la nuova struttura ospedaliera è di circa 109 milioni di euro. Si arriva alla cifra complessiva di 115 milioni, aggiungendo la spesa di nuove attrezzature.
Le interviste
“La presentazione dei progetti è stata resa possibile grazie alla programmazione regionale e al lavoro degli uffici tecnici della Asl”, rimarca l’assessore alla Salute Nicoletta Verì, mentre da Roma giunge la notizia che “il tavolo di monitoraggio nazionale ha promosso l’equilibrio finanziario della Sanità abruzzese”.
“Soddisfatto” si è detto il presidente Marco Marsilio, che ha aggiunto: “Credo molto nelle Case e Ospedali di comunità e nella sanità territoriale, perché non possiamo continuare a pensare che l’ospedale solo sia la soluzione per qualsiasi bisogno di salute. Non saranno scatole vuote, avranno le dotazioni necessarie per funzionare davvero: saranno il cuore dell’assistenza, che libera gli ospedali da attività impropria e porta i servizi realmente vicini al cittadino”.