Ai domiciliari
Una collaboratrice scolastica 60enne, B. D.T. di Sant’Eusanio del Sangro (Chieti), incensurata, è stata arrestata dagli agenti del Commissariato di P.S. di Lanciano poiché colta nella flagranza di reato di estorsione ai danni di un 50enne del posto.
L’uomo, docente nell’istituto superiore frentano dove lavora anche la donna, esausto dalle continue richieste di denaro, si è rivolto alla polizia sporgendo denuncia contro la bidella, alla quale da diversi anni prestava somme di denaro. All’inizio la 60enne glieli chiedeva per un aiuto economico, tanto da essere costretto ad aprire un finanziamento per far fronte ai prestiti che le elargiva. Una somma complessiva di circa 15mila Euro in cinque anni.
Successivamente, però, la donna pretendeva con minacce altro denaro, estorcendolo attraverso una “condotta sofisticata e reiterata nel tempo”, spiegano dal Commissariato diretto dal vice questore Lucia D’Agostino, “consistente nel far credere alla vittima che alcuni loro conoscenti, peraltro inesistenti, erano in possesso di prove circa presunte anomale condotte tenute dall’uomo”.
Di conseguenza, per garantire il loro silenzio, la bidella fingeva di porsi da intermediaria per consegnare i soldi a favore di tali soggetti, allo scopo di farli tacere ed evitare la divulgazione di fatti e comportamenti diffamatori.
L’ultima richiesta è avvenuta poco prima della formalizzazione della denuncia, con la quale la donna ha preteso che le venisse consegnata la somma di 500 euro.
All’incontro, concordato telefonicamente, si è presentato però anche il personale della sezione Investigativa che, dopo la consegna del denaro, è intervenuto arrestando in flagranza la donna.
Il gip Massimo Canosa, nell’udienza di convalida, ha confermato l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, già disposta dal sostituto procuratore della Repubblica Francesco Carusi.