ArteIkon celebra l’incontro tra Oriente ed Occidente.
Una mostra d’arte unica nel suo genere. Si chiama “ArteIkon” e celebra l’incontro tra Oriente ed Occidente. L’artista è Emanuela Pancella, nipote d’arte (suo zio era Vito Pancella) di Lanciano (Chieti): pittrice e iconografa, dopo aver frequentato l’Istituto d’arte “Palizzi”, si è laureata all’Accademia delle Belle Arti di Macerata. Le sue opere sono in mostra al San Legonziano, in piazza Plebiscito.
Nell’esposizione Pancella riesce ad unificare sapientemente le tradizioni artistiche dell’ortodossia d’Oriente e latina d’Occidente. Attraverso le sue opere si può comprendere come le due culture abbiano dialogato e si siano intrecciate tramite l’arte. L’ortodossia d’Oriente e la tradizione latina d’Occidente si ritrovano in un abbraccio artistico che racconta la storia della fede e dell’espressione spirituale.
Il suo percorso professionale l’ha portata, nel tempo, a dipingere seguendo varie tecniche, pur restando legata a quelle antiche. Decisivo l’incontro con un importante maestro iconografo russo. Lui l’ha avvicinata all’antica iconografia dei maestri russi Oalekh, Mistiora, Kholuj, spiegandole tecniche, rivelandole segreti sconosciuti agli iconografi attuali e ricalcando i saperi dei “bogomas” (pittore del volto divino). Sono seguiti master di specializzazione con il maestro iconografo Daniel Neculae e il maestro doratore Marian Petrovici.
I lavori di Pancella svelano uno stile che unisce l’arte iconografica bizantina alla tradizione italiana, privilegiando il tardo Quattrocento, attraverso l’utilizzo della tempera all’uovo e delle dorature a guazzo. “La sua pittura iconografica – scrivono di lei alcuni maestri russi – è eccellente, rispettosa dei nostri antichi modelli, destinata ad un alto grado di perfezione”.