La notizia
Un 13 settembre da panico a Lanciano (Chieti).
Alle 9:45 del mattino, un 28enne originario di Casoli si è immesso con una Fiat Punto bianca sul corso giungendo da viale delle Rose. All’incorcio con via De Crecchio, è salito sul marciapiede, evitando quindi i new jersey di sicurezza, poi a tutta velocità si è scagliato contro due pedoni.
Il video delle telecamere di videosorveglianza mostra l’agghiacciante momento dell’investimento.
Dapprima il giovane ha travolto un 77enne davanti alla sede del PD, ricoverato a Pescara in elisoccorso con trauma cranico; erano le 9:47. Poi, si è diretto contro una nonna che portava a passeggio il nipotino, davanti ai portici. Il peggio è stato evitato dalla prontezza di riflessi della donna, che ha scansato d’impeto il carrozzino ed è rimasta fratturata ad un femore. Illeso il bimbo, nessun ferito corre pericolo di vita.
Fuggi fuggi generale dai tavolini dei bar, con il 28enne che si è dileguato dopo aver incidentato contro alcune auto in sosta. Allontanatosi dal centro, ha chiamato il 112 e si è costituito, lasciando l’auto in località Santa Maria dei Mesi.
Emanuele Travaglini, dopo aver seminato il panico, ha confessato tutto ai carabinieri. “L’accusa è tentato omicidio, su indicazione della procura”, dice al Tgmax il magg. Fabio Vittorini, neo comandante della Compagnia carabinieri di Lanciano.
Il giovane ha agito sulla base di un “impulso”, avrebbe detto ai militari. Rimasto in caserma per circa 8 ore, dopo l’arresto, è stato condotto in carcere a Villa Stanazzo. Non ha voluto difensori, neppure quello dei genitori, ma gliene è stato affidato uno d’ufficio, l’avv. Alessandro Di Martino del foro di Lanciano.
“E’ un ragazzo schivo, che non usciva mai di casa e non parlava con nessuno”, raccontano nel paese originario della famiglia a Casoli, dove il giovane, proveniente da Pescara, si era trasferito da poco in località Guarenna, dal padre, intestatario della Fiat Punto utilizzata per il gesto folle.
Nel passato recente, sembra che l’indagato sia stato oggetto di visite mediche, ma “ha una regolare patente di guida”, commenta il comandante Vittorini.