Si sono ritrovati nel locale a piano terra del negozio “Josephine” per un incontro tecnico i professionisti incaricati dal Comune di Lanciano (Chieti) per l’indagine conoscitiva su quanto avvenuto nel piano interrato: la voragine, che si è aperta improvvisamente il 16 agosto scorso con un’ampiezza di circa 5 metri e profondità di circa 4, ha rivelato la mancanza di terreno sotto il pavimento del locale che si affaccia su corso Trento e Trieste.
La buca, che si è creata, spaventa i negozianti del centro. Sotto quel tratto di corso corre la condotta di raccolta di acque meteoriche.
Tra le ipotesi di cause, al vaglio dei tecnici comunali del settore Lavori pubblici, c’è anche quella delle abbondanti precipitazioni degli ultimi mesi, tra giugno e agosto. Spetterà al geologo Luigi Carabba e all’ingegnere Pasquale Di Monte far luce sulle cause del cedimento e indicare le possibili soluzioni di intervento.
Nel frattempo l’amministrazione comunale ha predisposto la chiusura della corsia in direzione piazza Plebiscito e istituito il divieto di sosta nell’altra, adesso impegnata dal traffico veicolare in entrambe le direzioni.
Sgomberato di merce e arredi il negozio adiacente Martelli, restano monitorati i locali confinanti anche se appartenenti a edifici diversi.
Resta l’apprensione all’ombra della cupola della cattedrale, con gli imminenti impegni degli appuntamenti clou delle Feste di settembre, tra la fiera di Sant’Egidio e il corteo storico del Mastrogiurato.