Una nuova lettiga per la processione del Cristo Morto: l’ha fatta realizzare l’Arciconfraternita Morte e orazione San Filippo Neri, a Lanciano.
L’obiettivo, ha detto in conferenza stampa il priore Raffaele Sabella, è quello di ridurre della metà il peso (da 300 a 150 Kg) portato a spalla dai confratelli lungo le vie della città, in occasione del rito del venerdì santo.
A realizzarla è stato professor Paolo Ricchiuti, di Bisceglie (BAT), docente di scultura e maestro artigiano.
Il risultato è una lettiga interamente intagliata a mano in legno di tiglio, arricchita da foglia oro, leggera e scenograficamente ricercata.
Anche il manto della bara del Cristo Morto è stato rinnovato, con tessuto in velluto nero e preziosi filati, frange e galloni in metallo d’oro provenienti dai laboratori vaticani.
Il ricamo, eseguito dalle amorevoli mani di una suora di Atessa che vuole rimanere nell’anonimato, trae ispirazione dal disegno presente sul manto della bara precedente.