L’opera complessiva è costata oltre 1 milione 300 mila euro
Ruspa in azione in via Luigi De Crecchio, a Lanciano (Chieti): incredibile ma vero, le mattonelle del corso “presentoso” vengono smantellate e al loro posto riappare una lingua d’asfalto.

Sembra una storia infinita.
Resta aperto il contenzioso con l’impresa molisana P.Q. Edilizia e strade che ha realizzato l’opera, costata complessivamente oltre un milione 300 mila euro.
Per ora i lavori interessano gli attraversamenti del “corso presentoso”, nella centralissima via De Crecchio. Qui il traffico veicolare, anche di mezzi pesanti, aveva rivelato sin da subito la fragilità della nuova pavimentazione in gres.
Stesso problema nell’attraversamento parallelo di via Dalmazia e, infine, nell’ultimo tratto aperto al traffico dalla giunta Paolini, viale delle Rose.
Problemi anche in area pedonale
Le mattonelle della fragile opera si sono rotte un po’ ovunque.
Anche nell’area pedonale non mancano i problemi: oltre alle mattonelle, la scorsa estate si è scoperto anche una parte del massetto non realizzato a regola d’arte e che ha avuto bisogno di interventi urgenti.
Non sono poche le persone che hanno rischiato di inciampare o che hanno proprio inciampato in alcuni punti dove le mattonelle si sono rialzate, sporgendo dal piano stradale o traballanti. “Anche io ho inciampato”, ha detto il sindaco Filippo Paolini in conferenza stampa ieri.
“Una questione di sicurezza”
“Per il momento ci fermiamo in via De Crecchio, che è la più danneggiata in quanto è la più trafficata anche dai mezzi pesanti”, commenta al Tgmax l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Bomba.
“L’asfalto – precisa – è una soluzione provvisoria ma di sicurezza. Schegge di mattonelle rotte – spiega l’assessore – sono finite addosso ai passanti”.
L’amministrazione comunale resta in attesa della definizione del contenzioso con la ditta esecutrice dell’opera, “Abbiamo inviato una lettera alla ditta – aggiunge inoltre l’assessore Bomba – una presa d’atto formale, in quanto allo scadere del tempo pattuito (venerdì scorso, ndr) non abbiamo ricevuto una proposta scritta di soluzione tecnica-amministrativa transattiva. Nostro malgrado, non possiamo attendere oltre”.
La Corte dei conti
Nel frattempo la Corte dei conti ha acquisito gli atti, in più riprese durante i mesi scorsi, negli uffici tecnici comunali.
I giudici contabili dovrebbero ricostruire la catena delle responsabilità, dal progettista del “corso presentoso” al direttore dei lavori e fino alla ditta esecutrice, per capire chi ha sbagliato e causato i danni che sono sotto gli occhi di tutti.