
L’Aquila, 28 gennaio 2017 – Celebrati a L’Aquila i funerali di 4 delle 6 vittime dello schianto dell’elicottero del 118, avvenuto martedì scorso, sulle montagne di Campo Felice. “Si avverte un dolore forte e pervasivo nel cuore dei parenti e della comunità. Una sofferenza così alta provoca un blocco espressivo, la si avverte ma non riesce a dirla, ci si esprime più con i gesti e le parole vengono difficili. Una serie di eventi traumatici si è abbattuta sul nostro territorio e sulla nostra gente. Una domanda ci raschia l’anima, perché? Perché ora? Perché così? Interrogativi che vanno rispettati lasciandoli risuonare nel silenzio dell’anima senza risposte banali e fuorvianti non esistono anestetici capaci di sopirli. Occorre sostare con fede davanti al mistero lasciando che sia Dio e lui solo a dare la risposta”. È un passo dell’omelia dell’arcivescovo metropolita di L’Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi per la cerimonia funebre. Presente il ministro della Difesa Roberta Pinotti.

Chiesa stracolma di gente, moltissime le persone a seguire la cerimonia dall’esterno dove è stato allestito un maxischermo. All’interno della Chiesa di San Bernardino le bare di Walter Bucci, medico 57enne di Rocca di Cambio; Giuseppe Serpetti, 59enne infermiere di Arischia (L’Aquila); Mario Matrella, 42 anni, tecnico di Putignano (Bari), e Davide De Carolis, 40 anni, tecnico del soccorso alpino originario di Teramo. A Rimini e Roma, nei rispettivi luoghi di residenza, invece le esequie delle altre due vittime, Gianmarco Zavoli, pilota dell’elicottero, 46 anni, ed Ettore Palanca, lo sciatore di 50 anni che era stato soccorso sulle piste di Campo Felice.

Il giorno prima delle esequie è stato all’Aquila il Presidente della Repubblica. “Grazie sempre per tutto quello che fate”, così Sergio Mattarella si era rivolto al presidente nazionale del Soccorso Alpino Maurizio Dellantonio, nella camera ardente allestita nella chiesa di San Bernardino in piazza d’Armi per le sei vittime dell’incidente di martedì scorso, quando un elicottero del 118 precipitò nella zona di Campo Felice. “Grazie per essere venuto. Sappia che ci pieghiamo, ma non molliamo” era stata la risposta di Dellantonio. Ad accogliere Mattarella c’erano il sindaco Massimo Cialente, l’arcivescovo metropolita dell’Aquila Giuseppe Petrocchi e il prefetto Giuseppe Linardi.
