Metanodotto Larino-Chieti: giungono ancora precisazioni in merito all’infrastruttura contestata dagli attivisti di Nuovo Senso Civico, dopo il funzionario SGI Marcello Michetti, scrive alla nostra redazione la Società Gasdotti Italia. Di seguito il Comunicato stampa:
“In merito alle notizie diffuse dalla vs emittente circa il progetto del Metanodotto Larino-Chieti, Società Gasdotti Italia Spa desidera precisare quanto segue:
• Il progetto è allo studio – ed è parte dei piani di sviluppo della rete SGI – da più di 10 anni, sin dal 2007 e dal 2012 è stato inserito dal Ministero dello Sviluppo Economico nel decreto di aggiornamento della rete nazionale gasdotti;
• il metanodotto ha ottenuto la compatibilità ambientale nel luglio 2016, a valle di un iter che ha coinvolto tutti gli Enti interessati ed ha comportato diverse ottimizzazioni del tracciato;
• le finalità dell’opera sono di incrementare la flessibilità e l’affidabilità della forniture di gas nel Molise/Abruzzo meridionale, area attualmente servita da un’infrastruttura realizzata negli anni 70-80;
• non è previsto alcun collegamento fra il metanodotto e i giacimenti di stoccaggio gas ed SGI non svolge per statuto altro che attività di trasporto di gas naturale. In particolare non è mai stata presentata/ricevuta alcuna richiesta di allaccio al progetto di stoccaggio di Poggiofiorito sito nel comune di San Martino sulla Marrucina;
• le notizie circa le ipotetiche ed iperboliche somme promesse a titolo di compensazioni ambientali sono destituite di ogni fondamento in quanto, qualora accordate, esse saranno commisurate al valore ed all’estensione dei terreni attraversati dal metanodotto.
Nel legittimo esercizio da parte della cittadinanza, delle associazioni e della stampa del diritto di monitoraggio e critica si richiamano le parti a non alimentare paure o procurare allarmi del tutto ingiustificati che finiscono solo per complicare un’interlocuzione seria e costruttiva sui meriti tecnici del progetto fra taluni uffici tecnici comunali ed il proponente.
Interlocuzione che, invece, è stata possibile con la maggior parte degli uffici tecnici ed amministrativi dei Comuni interessati e che ha consentito di apportare miglioramenti al progetto così da minimizzarne ulteriormente l’impatto sul territorio”.