Assolto “perché il fatto non sussiste”: è questa la formula con cui il Gup del Tribunale di Lanciano ha assolto dall’accusa di omicidio Emilio Teti, 43 anni, di Bomba (Chieti).
L’uomo fu arrestato nel 2015 perché ritenuto responsabile dell’uccisione della nonna, Eliane Grimount.
La decisione è stata presa al termine del rito abbreviato. Teti, arrestato il 25 ottobre 2015, fu rinviato a giudizio con l’accusa di avere ucciso l’anziana picchiandola, insofferente per il fatto di doverla assistere; rimase in carcere per 15 mesi.
Dopo la sentenza, l’avvocato dell’uomo ha annunciato che il suo assistito chiederà il risarcimento per ingiusta detenzione, citando il ministero della Giustizia.
Indagini e inchiesta seguirono il ricovero dell’anziana, in gravissime condizioni, all’ospedale di Lanciano. I sanitari si insospettirono per primi per quelli che sembravano ampi ematomi presenti sul corpo. Qualche ora dopo il ricovero, la donna, sofferente di varie patologie, morì. Successivamente, la perizia disposta dalla Procura di Lanciano confermò la compatibilità della morte con le percosse.
Al contrario, invece, la perizia del Ctu nominato dal Gup ha escluso ogni responsabilità dell’imputato, concludendo che la morte della donna era sopravvenuta per un’insufficienza cardiaca acuta e sovraccarico polmonare, oltre a grave stato di malnutrizione.
Oggi in udienza anche il Pm ha chiesto l’assoluzione. Teti è stato inoltre assolto anche per i presunti maltrattamenti nei confronti della madre, figlia della Grimount.