L’impianto è stato dissequestrato una decina di giorni fa
“Qui è terra di nessuno”, dice sconsolato il sindaco di Poggiofiorito (Chieti) Remo Casalanguida.
Un forte boato e poi una nuvola di fumo nero, che si è dissipata nell’aria in circa venti minuti.
E’ accaduto a Poggiofiorito, al sansificio dissequestrato qualche settimana fa dalla procura di Chieti, “ma siamo ancora in attesa di conoscere le risultanze delle verifiche tecniche”, dice il sindaco al Tgmax.
L’incidente al sansificio
Verso mezzogiorno avviene l’incidente al silos che produce pellet.
Verosimilmente a causa dei filtri intasati, spiegano i carabinieri della Compagnia di Ortona al Tgmax, l’impianto è andato in protezione facendo scattare le valvole di sicurezza.
Così è fuoriuscito il fumo, facendo scattare l’allarme tra i residenti dell’area.
Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, ma non c’era nessun incendio da domare.
La notizia nella notizia
Sul posto è accorsa anche la stampa, il cameraman Enzo Primante, storico collaboratore di Rai 3, e il fotografo del Messaggero Andrea Colacioppo.
Il primo, riferisce il sindacato dei giornalisti abruzzesi, sarebbe stato aggredito dal titolare del sansificio, cadendo a terra assieme alla telecamera professionale.
Primante ha fatto ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale di Ortona per le ferite riportate.
Il comunicato dello Sga
“Il Comitato di redazione della Tgr Abruzzo, Esecutivo Usigrai e Sindacato dei Giornalisti abruzzesi esprimono ferma condanna per l’aggressione. Il Comitato di redazione della Tgr Abruzzo, Esecutivo Usigrai e Sindacato dei Giornalisti abruzzesi esprimono ferma condanna per l’aggressione allo storico operatore Enzo Primante. Collaboratore della Rai dal 1987. Nell’esercizio del suo lavoro stava filmando un incidente avvenuto all’interno di un’azienda di Poggiofiorito quando il titolare ha inveito contro di lui, spintonandolo fino a farlo cadere per sottrargli la telecamera, gettata a terra come si vede nel video in allegato. Chiediamo rispetto e sicurezza per tutti gli operatori dell’informazione, in attesa che le forze dell’ordine chiariscano i contorni della vicenda”.