La Corte d’Assise di Lanciano ha affidato ad uno psichiatra di Pescara la perizia sull’imputato Micheal Whitbread, 75 anni, a processo con l’accusa di aver ucciso la compagna Michele Faieres, 66, a fine ottobre 2023. Il perito dovrà accertare se l’inglese fosse parzialmente in grado di intendere e volere al momento del delitto.
Terza udienza questa mattina, in Corte d’Assise a Lanciano, per il processo a carico di Micheal Dennis Whitbread, 75 anni, imputato di omicidio volontario aggravato di Michele Faiers, 66, trovata assassinata con nove coltellate il primo novembre 2023, nella casa in cui la coppia si era trasferita dal 2019, a Casoli, in località Verratti.
L’imputato non era presente in aula.
La Corte, presieduta dal giudice Massimo Canosa, a latere Maria Rosaria Boncompagni, ha disposto per l’inglese una perizia psichiatrica, affidandola al dott. Salvatore Spinella di Pescara.
Il primo incontro con l’imputato si svolgerà il 5 marzo, in carcere. Lo specialista è chiamato a consegnare la relazione peritale entro 60 giorni.
Il quesito posto dal giudice è accertare se al momento del delitto il reo confesso fosse parzialmente in grado di intendere e volere, come già dichiarato dal perito della difesa Raffaele De Leonardis nell’udienza del 17 gennaio scorso.
Whitbread – dice De Leonardis – uccise la compagna durante
“un collasso psichico, un blackout che compromise grandemente la sua capacità di intendere e volere”.
L’uomo, sempre nella stessa udienza, ammise di aver ucciso la compagna ma specificò di essere continuamente vessato da lei, convinta che lui avesse un’amante. Per questi continui litigi, Whitbread tentò il suicidio, a marzo 2023, ingerendo una notevole quantità di pasticche di paracetamolo. Si salvò con la lavanda gastrica all’ospedale di Lanciano.
L’imputato è difeso dall’avv. Massimiliano Sichetti.
Nell’udienza di oggi non erano presenti le figlie della vittima, Sarah, Brooke e Harriet, parte civile, mentre il loro avvocato milanese è stato rappresentato dall’avv. lancianese Quirino Ciccocioppo. Come parte civile era presente anche l’avv. Pina Benedetti, in rappresentanza dell’associazione donne Dafne.
La prossima udienza del processo in Corte d’Assise è stata convocata per il 16 maggio.