“Era un bravo ragazzo e un lavoratore coscienzioso”. Così Francesco Viteritti, delegato Fiom Cigl e collega per dieci anni alla Isringhausen di Val di Sangro, ricorda Roberto Caporale, il 47enne lancianese rimasto vittima sul lavoro, lunedì 15 gennaio scorso, alla Proma Spa di Atessa (Chieti).
Allo sciopero proclamato per oggi dalla Fiom Cgil, per chiedere maggiore attenzione al tema della sicurezza sul lavoro, ha aderito fino al 90% delle maestranze in alcuni siti produttivi metalmeccanici, della provincia di Chieti.
Un minuto di silenzio e sit-in davanti alla fabbrica, in località Montemarcone di Atessa, dove Caporale, precario con contratto di somministrazione, venne colpito da un tubo metallico espulso dalla pressa vicino alla sua postazione di lavoro.
L’adesione alla protesta è stata alta in grandi aziende come Isri, Fca Plastic e Pelliconi.
Le tute blu della Cgil chiedono che siano potenziati gli uffici ispettivi della Asl, con l’impegno della Regione. “L’Abruzzo – ricordano a tutti – ha la maglia nera, con 30 morti sul lavoro nel 2023 e 29 nel 2022. Il 2024 si è aperto con la tragedia alla Proma”. In Italia si contano circa 1000 morti l’anno.