Il ponte militare
Ad accorgersene è stato l’architetto Umberto Nasuti, di Lanciano (Chieti), che lancia un appello al ladro: “riconsegna la targa, non ha alcun valore economico ma solo storico”.
L’ignoto incivile ha trafugato, a Rocca San Giovanni, una delle due targhe che gli alleati dell’Ottava Armata apposero nell’aprile del 1944 sul ponte militare.
Un oltraggio alla memoria.
Un furto annunciato, che si sarebbe potuto evitare. Il Tgmax, esattamente due anni fa, denunciava con un servizio il tentativo di furto della targa.
Sollecitata dal servizio giornalistico, che ne mostrava l’esistenza, minacciata da incuria e degrado, l’Amministrazione comunale fece un sopralluogo promettendo la valorizzazione del ponte militare con un percorso della memoria.
Parole cadute nel vuoto: tutto è rimasto come allora, tranne la targa, che nel frattempo è stata trafugata.
Cenni storici SS16
Il ponte militare sul fosso Carburo venne realizzato lungo la vecchia SS16 Adriatica, che nel corso del Novecento fu arricchita da diverse varianti, soprattutto nei tratti tortuosi che la caratterizzavano laddove si addentrava nell’entroterra. E’ anche il caso del territorio comunale di Rocca San Giovanni, compreso nel tratto di variante progettata nel 1937 tra San Vito Chietino e il Sinello (della lunghezza di 25 chilometri contro i 46 del vecchio tracciato).
Il progetto fu sospeso a causa del secondo conflitto mondiale, con i lavori che iniziarono nel 1948. Il nuovo tronco, comprendente un ponte di dodici arcate sul fiume Sangro, venne terminato nel 1951.