All’indomani dell’avviso di manifestazione di interesse per nuovi partner industriali in Sangritana, andato deserto come anticipato dal Tgmax ieri QUI, il dibattito si allarga dalla politica ai sindacati.
La Uil Trasporti Abruzzo, in una nota, dice di non voler porre l’accento su chi avesse torto o ragione nella cessione di quote.
Ciò che importa al segretario generale Uil Trasporti Abruzzo, Vincenzo Marcotullio, è la tutela dei cento posti di lavoro.
“Corre l’obbligo di entrare nel merito e fare il punto di quanto accaduto”.
“Già l’anno scorso la politica regionale, attraverso la casa madre, TUA S.p.A., aveva deciso di optare per una manifestazione di interesse volta ad individuare nuovi partner di settore in Sangritana S.p.a. senza un piano industriale – rimarca il segretario Marcotullio – che motivasse la scelta o perlomeno senza mai averlo discusso con le parti sociali. Il tentativo tuttavia era passato in sordina e andato deserto. In seconda istanza mesi fa si ritenta questa operazione aprendo anche ad imprese non strettamente ferroviarie, scelta politicamente legittima che ha suscitato ulteriori dubbi sull’operazione stessa. Apprendiamo in queste ore che la seconda manifestazione di interesse è andata di nuovo deserta. Ci chiediamo ancora i motivi di una scelta del genere posto che l’azienda è unica nel suo genere in Abruzzo, un asset fondamentale per il territorio e di proprietà del contribuente ma soprattutto ci chiediamo quali siano le strategie che politica e proprietà vorranno adottare”.
Quale futuro per Sangritana?
“Quali saranno i passi successivi per il futuro di quest’azienda?”.
Per la Uil, è “possibile una sua reinternalizzazione sia parziale che totale in TUA S.p.a. che deve adoperarsi in tal senso per un maggior controllo della partecipata”.
Tavolo di concertazione
Il sindacato di Marcotullio anticipa, a mezzo stampa, “la richiesta di apertura di un tavolo di concertazione tra politica, proprietà e corpi intermedi, volto a definire un percorso di mantenimento in ambito pubblico di un fiore all’occhiello della Regione Abruzzo e di un nuovo piano industriale volto alla crescita di quest’azienda anche in merito ai recenti scricchiolii nella maggioranza di governo regionale sul tema”.
Nel frattempo la Uil, conclude Marcotullio, continuerà “a vigilare sulla questione con spirito di fattiva collaborazione e nell’intento della salvaguardia della forza lavoro e dell’azienda che ci ha sempre contraddistinto e che ci ha portati in questi anni a stigmatizzare questa operazione”.